L’accordo all’insegna della rigenerazione urbana sottoscritto tra Comune di Modena ed Esselunga spa per il recupero dell’area dell’ex Consorzio agrario è stato approvato dal Consiglio comunale di Modena senza voti contrari (a favore Pd e Art.1 – Mpd – Per me Modena, Forza Italia, Energie per l’Italia Lega Nord e CambiaModena; si sono astenuti il Movimento 5 Stelle e Modena bene comune) nella seduta consiliare di lunedì 17 dicembre. Al provvedimento, presentato in aula dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, seguirà in gennaio l’adozione della Variante al Psc-Poc-Rue con la quale approvare il Piano urbanistico attuativo e dare il via agli interventi,
Per Luca Fantoni, M5s, la delibera risulta fuori tempo. “Nessuno discute sul fatto che l’area sia da riqualificare ma ora questo intervento è desueto e le scelte fatte negli ultimi dieci anni non ne hanno tenuto conto. Inoltre – ha proseguito – l’accordo ha maglie troppo larghe, per esempio non si definiscono le altezze e il posizionamento del parcheggio. So che torneremo in Consiglio ma ci aspettavamo comunque un piano più approfondito e definito”.
Si è arrivati al termine di un percorso lungo “che ha avuto anche connotati ideologici”, ha affermato Antonio Montanini, CambiaModena, apprezzando che arrivi a compimento un progetto “che fa parte di un piano più ampio in un’area il cui sviluppo è però penalizzato dal passaggio dei treni merci la notte, con grande fastidio per i residenti, un problema che dovrà essere risolto”. Il consigliere ha anche chiesto che il progetto curi in modo particolare l’aspetto estetico della nuova costruzione, “sarà il centro commerciale più vicino al centro e il fatto che sia molto curato potrà essere un elemento di richiamo”.
Adolfo Morandi, FI, ha aperto il suo intervento ripercorrendo la vicenda di Esselunga e Coop estense, “che ha bloccato la costruzione del supermercato, anche grazie al colpevole modo di procedere dell’Amministrazione che non è intervenuta. Finalmente – ha proseguito – questa amministrazione è arrivata a uno spacchettamento, come chiedevamo da anni, e a una soluzione per la rigenerazione dell’area. Esselunga potrà dunque costruire dopo una trattativa fin troppo lunga e realizzando anche interventi a vantaggio della città. Mi auguro – ha concluso il consigliere – che l’area venga recuperata nel più breve tempo possibile perché siamo già molto in ritardo”.
Anche Giuseppe Pellacani, Energie per l’Italia, ha osservato che “dopo anni di non fatti e di misfatti, finalmente vediamo un punto di arrivo. Coop Estense è stata condannata per abuso di posizione dominante a danno di Esselunga e dei consumatori per cui, di fronte a una legittimità formale del Comune, c’era comunque un comportamento illecito da parte di Coop. Oggi facciamo un passo avanti ma non dobbiamo dimenticarci che avremmo potuto farlo molto prima”.
Francesco Rocco, Art.1-Mdp-Per me Modena, ha replicato ai due consiglieri commentando che “è strano trovare due liberali che non capiscono la concorrenza. O si è liberali fino in fondo o non lo si è, non si può essere liberali di parte”. Per Vincenzo Walter Stella l’intervento “deve essere l’occasione per preoccuparsi anche del resto di un’area problematica, facendo in modo che anche gli altri interventi privati previsti siano realizzati”. Apprezzamento da parte del consigliere anche per il parcheggio multipiano, “che potrà essere a servizio di chi viaggia in treno”, e per la possibilità di parcheggiare anche le bici: “Sfruttiamo l’occasione per dare continuità alla progettazione della viabilità ciclabile”. Paolo Trande ha definito “avvilente che il Consiglio si divida in tifosi di Coop, Esselunga o altro: noi rappresentiamo tutti i cittadini, e abbiamo ragionato in termini di riqualificazione non rispetto al nome del proprietario. Finalmente un altro pezzo di città viene riqualificato e consegnato alla città. Se ho una perplessità è che questi accordi rischiano di non vedere realizzata la parte del privato e noi non abbiamo modo di intervenire”.
“Siamo al paradosso”, ha risposto Luigia Santoro, Lega nord: “Chi non voleva la concorrenza era Coop Estense che ha impedito in tutti i modi a Esselunga di costruire, spendendoci un sacco di soldi e tradendo l’interesse dei suoi soci. Meno male che siamo alla fine di questa vicenda che ha visto coinvolte le amministrazioni precedenti. In extremis ma ci siamo arrivati”.
Per Marco Chincarini, Modena bene comune, Esselunga “deve arrivare alla fine del suo percorso, ma nel frattempo la città è cambiata e in quell’area si verrà a creare una fortissima concentrazione di esercizi commerciali. Esselunga ha diritto come gli altri di realizzare il suo progetto a cui l’Amministrazione ha aggiunto elementi importanti come il parcheggio e i nuovi edifici. Ma dobbiamo studiare bene la qualità dell’intervento perché quell’area diventerà una sorta di porta di ingresso alla città: non la città storica del centro, ma una Modena dinamica e moderna e quindi è importantissimo quello che faremo lì”.
Per il Pd, Marco Forghieri ha affermato che il progetto attuale non c’entra con quanto successo prima. Con questa delibera cogliamo una buona occasione per la città approvando un progetto che restituisce elementi importanti in termini di urbanistica, servizi e collegamenti. Il progetto entra nel piano periferie e questo aggiunge valore perché in un altro caso sarebbe stata una semplice autorizzazione e non avrebbe avuto la stessa qualità”. Diego Lenzini ha ribadito che “gli interventi di riqualificazione e rigenerazione della parte nord della città sono la sfida urbanistica del futuro. Interventi che qualificheranno questa parte della città anche dal punto di vista residenziale. Ed è in questo contesto che Esselunga ha presentato il suo progetto. Se non ci fossero state queste condizioni, forse, non l’avrebbe nemmeno presentato”. E Fabio Poggi ha sottolineato che “il progetto che si approva oggi non è la conclusione di un contenzioso, ma una cosa diversa che discende da una programmazione che è nel masterplan della rigenerazione. Esselunga – ha sostenuto – non è una controparte a cui dare un contentino ma il partner privato del maggior intervento di riqualificazione che stiamo facendo a Modena, che si è dimostrato disponibile a ripensare una parte importante della città”.
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