12/11/2018

GIRO D’ITALIA, L’ARRIVO POTREBBE ESSERE IN VIA EMILIA

Primo incontro tecnico a Modena per stabilire dove collocare il traguardo del 21 maggio. Tra le ipotesi la zona del Modena Park, con passaggio in centro

Martedì 21 maggio l’arrivo della tappa Ravenna-Modena del Giro d’Italia potrebbe essere collocato sulla via Emilia, all’altezza del Parco Ferrari. Insomma, una zona traguardo all’insegna del Modena Park, con ampi spazi da dedicare alle strutture tecniche necessarie all’organizzazione e alle squadre, all’area per tv e giornalisti (il cosiddetto Quartiertappa), all’Open village aperto al pubblico e ai parcheggi.

E’ l’ipotesi più concreta emersa nel corso del sopralluogo che si è svolto oggi, lunedì 12 novembre, con la struttura organizzativa della gara e i tecnici del Comune (dal servizio Sport alla Mobilità), insieme alla Polizia municipale. Ai sopralluoghi ha partecipato l’assessore allo Sport e ai Lavori pubblici Giulio Guerzoni. Nelle prossime settimane verranno svolti alcuni approfondimenti per verificare le condizioni di sicurezza del tracciato e gli aspetti relativi alla logistica.

Date le caratteristiche della tappa, tutta in pianura, ci si aspetta un arrivo con il gruppo compatto e quindi è necessario avere a disposizione un rettilineo con adeguate misure in lunghezza e in larghezza. L’ingresso in città sarebbe intorno alle 17 dalla Nonantolana, dal cavalcavia di via Ciro Menotti per poi svoltare a destra in via Emilia centro, in un suggestivo percorso sul pavè fino a piazza Sant’Agostino, passando sotto la Ghirlandina in un vero e proprio omaggio a Modena, per la volatona finale sull’asfalto della via Emilia con il traguardo posto all’altezza del parco Ferrari.

Tra le altre ipotesi valutate anche quella all’altezza di Largo Garibaldi o quella di viale Monte Kosika, come avvenne nell’ultimo arrivo del Giro in città nel 1986. La decisione finale, che verrà assunta entro l’anno per poi predisporre gli eventuali interventi necessari, dovrà tener conto principalmente delle condizioni di sicurezza dei ciclisti e del pubblico.

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