Sabato 20 ottobre alle 17 a Palazzo dei Musei un viaggio nei diari e nel percorso culturale di un archeologo modenese, Fernando Malavolti. Domenica 21, con prenotazione obbligatoria e iscrizioni aperte fino al 16 ottobre, una vera e propria escursione sui passi di Malavolti, nei luoghi dell’Appennino dove svolse con inesauribile energia e passione scavi ed esplorazioni.
È quel che propongono i Musei civici di Modena nel weekend di sabato 20 e domenica 21 ottobre con le iniziative raccolte sotto il titolo “Fernando Malavolti – I diari delle ricerche 1935 – 1948”.
Fernando Malavolti (Modena, 1913–1954), poliedrica figura di archeologo, geologo e speleologo, a partire dagli anni Trenta del Novecento condusse una instancabile attività di ricerca con indagini nel territorio modenese, bolognese e reggiano.
Fornì un fondamentale contributo allo studio della preistoria e in particolare del Neolitico dell’Italia settentrionale. Leggendarie rimangono le spedizioni organizzate nel ‘38 e nel ‘45 nell’area carsica dei Gessi Triassici della Val Secchia. Negli stessi anni affidò la narrazione meticolosa delle sue ricerche pionieristiche a una serie di diari, con la copertina nera dei quaderni d’una volta, che i Musei civici, grazie alla disponibilità dei figli Marco e Mara, ha pubblicato integralmente a cura di Silvia Pellegrini e Cristiana Zanasi, arricchiti da contributi di specialisti dei vari campi di ricerca che Malavolti attraversò.
Proprio la presentazione del volume “Fernando Malavolti. I diari delle ricerche 1935 – 1948”, con lettura pubblica di brani, è il primo appuntamento della due giorni, in programma sabato 20 ottobre alle 17 nella Sala dell'Archeologia dei Musei civici di Modena, al terzo piano di Palazzo dei Musei, in largo Sant’Agostino.
Alla presentazione, affidata a Maria Bernabò Brea, dell’Istituto italiano di Preistoria e Protostoria, e Andrea Cardarelli, della Università Sapienza di Roma, intervengono Gianpietro Cavazza, vicesindaco di Modena e assessore alla Cultura, Francesca Piccinini, direttrice dei Musei civici, Cristina Ambrosini, soprintendente Archeologia di Bologna e Monica Miari, presidente dell’Istituto italiano di Preistoria e Protostoria. Legge l’attore Santo Marino della compagnia Peso Specifico Teatro. Saranno presenti Mara e Marco, figli di Fernando Malavolti.
Per l’occasione la Sala dell’Archeologia dei Musei civici ospiterà una piccola esposizione di oggetti che accompagnavano Malavolti nelle escursioni, gli originali contenitori in cui raccoglieva i reperti e alcuni esemplari delle matrici tipografiche in zinco delle riviste Emila Preromana e Studi Etruschi. Brani dei Diari con osservazioni, disegni e descrizioni, applicati sulle vetrine del Museo Archeologico, permetteranno ai visitatori di rileggere i reperti seguendo il filo rosso delle ricerche dello studioso.
Domenica 21 ottobre è invece il giorno dell’itinerario sulle orme di Fernando Malavolti proposto da Musei civici e UniMoRe “La Val Secchia fra archeologia, geologia e speleologia: rupe del Pescale, Pietra di Bismantova, Fonti di Poiano, grotte nei Gessi Triassici”. Guidano e illustrano il percorso Andrea Cardarelli della Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Scienze dell’Antichità, Stefano Lugli dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Scienze della Terra, Marco Malavolti, in collaborazione con Gruppo Speleologico Emiliano, Gruppo Speleologico e Paletnologico Chierici, Federazione speleologica regionale dell’Emilia Romagna e Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Prenotazione obbligatoria fino al 16 ottobre al numero 059 2033125. Informazioni online (www.museicivici.modena.it).
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