Sono diversi i consiglieri intervenuti giovedì 4 ottobre in Consiglio comunale nel dibattito sul Sant’Agostino prima dell’approvazione delle controdeduzioni alle osservazioni dell’Associazione Amici del Sant’Agostino e di Italia Nostra. A favore della delibera si è espressa la maggioranza (Pd e Art.1 – Mdp – Per me Modena) eccetto il consigliere Marco Chincarini di Art.1-Mdp-Per me Modena che si è avvalso del non voto, come anche CambiaModena, M5s, Lega nord ed Energie per l’Italia; astenuta FI.
Adolfo Morandi di FI ha sottolineato che “anche se quella tracciata è una cornice, urbanisticamente la progettazione del Sant’Agostino-Estense è già inquadrata in binari ben precisi. Le scelte politiche sono già state fatte, quindi oggi perché siamo qui a esprimerci su questo passaggio non dovuto?”, ha chiesto. “L’ufficio tecnico ha ritenuto le osservazioni presentate come non fondate anche dal punto di vista urbanistico e con questa delibera viene chiesto all’intero Consiglio di prendersi la responsabilità di tali valutazioni tecniche, su cui però non siamo in grado di esprimerci”.
Marco Chincarini di Art.1 – Mdp-Per me Modena ha evidenziato la necessità di “agevolare la riqualificazione dell’area”, ma ha espresso preoccupazione rispetto al tipo di procedura previsto: “Stiamo approvando una cornice ma il progetto su cui si esprimerà la Soprintendenza potrà essere diverso; ciò non ci espone a dei rischi? Stiamo anticipando i tempi e non vorrei esporre l’Amministrazione all’ennesima questione”. In dichiarazione di voto, il consigliere ha annunciato che si sarebbe avvalso del non voto perché “i toni usati dal sindaco rispetto a chi ha esercitato il proprio diritto di presentare osservazioni sono per me inaccettabili. Questa è una delibera di regolamento di conti – ha proseguito – ed è un gioco cui io non voglio giocare”. Il capogruppo Vincenzo Walter Stella ha dichiarato di non vedere “tutti questi timori paventati dai colleghi: l’atto in discussione oggi è prettamente politico e il fatto che la Soprintendenza ancora non si sia espressa non mi fa prevedere che ci saranno bocciature radicali, piuttosto correttivi tecnici. Quello di oggi – ha proseguito – non è un atto necessario, ma un rafforzativo politico, forse volto a stimolare la Soprintendenza e a esprimersi al più presto”. In dichiarazione di voto, il consigliere ha detto di essere rimasto “spiazzato dai toni della relazione del sindaco nei confronti di associazioni che hanno presentato osservazioni. Abbiamo la volontà assoluta di sostenere il progetto quindi voteremo a favore per senso di responsabilità, ma manteniamo le nostre perplessità e alziamo un cartellino giallo virtuale”.
Per il Pd, Federica Di Padova ha evidenziato l’importanza “del passaggio politico di oggi, che è prova dell’intento democratico di altissima condivisione delle politiche attuate finora ed esito di un processo istituzionale che si è delineato in questi anni. Il progetto di nascita dell’intero polo non consiste nel mero recupero dell’esistente e finora la discussione non ha riguardato solo i contenitori ma un vero e proprio progetto politico che coinvolge tutti gli enti culturali, e non solo, della città. C’è piena adesione e condivisione su quanto è stato fatto fino a questo momento”. Diego Lenzini ha evidenziato che “con questo progetto Modena ambisce ad andare a rivestire un ruolo fondamentale anche a livello nazionale dal punto di vista culturale. In questo essere sempre contro dell’opposizione – ha proseguito il consigliere – alla fine succede che la stessa tende a tirare indietro, a frenare, anche su temi in cui la discussione è superata. Questo mi dispiace perché è un progetto già ambizioso, lungo e complicato, che non ha bisogno di essere rallentato perché ha già visto momenti di difficoltà. Che sia importante per Modena credo sia una cosa su cui tutte le forze politiche e le associazioni che discutono di questo progetto devono essere d’accordo”. In dichiarazione di voto, il capogruppo Fabio Poggi ha affermato che “la Giunta ha probabilmente creduto che questo Consiglio fosse più maturo di quello che è. Venire in Aula con questa delibera ha generato una postverità: una condizione in cui la verità è diventata di secondaria importanza. La proposta della Giunta e il motivo per cui l’ha fatto sono passati in secondo piano e siamo stati poco capaci di stare nel merito della proposta. Il Consiglio ha chiesto massima condivisione e partecipazione e questa delibera, che non cambia nulla nell’iter amministrativo, è stata portata oggi in Aula per questo. Confermiamo massima condivisione e sostegno al progetto”.
Secondo Mario Bussetti del M5s “la Conferenza dei servizi si è già espressa e potrebbe andare avanti anche indipendentemente dalla posizione espressa dal Consiglio. La Soprintendenza non ha ancora dato il suo parere nonostante i rilievi siano stati fatti e sarebbe stato opportuno audire amministratori e proponenti insieme per valutare con elementi maggiori. Abbiamo chiesto un po’ di tempo per valutare i nuovi contenuti, come le controdeduzioni, ma non ci è stato concesso. Faccio fatica quindi a capire cosa ci viene chiesto e come questo passaggio in Aula si collochi nella gentilezza e attenzione dichiarata dall’assessora”. In dichiarazione di voto, il capogruppo ha aggiunto: “Non accettiamo che chi solleva la presenza di problemi venga considerato la causa, se dobbiamo ignorare quel poco che c’è di diverso da giugno allora questo voto è decorativo e svilisce il ruolo del Consiglio, quindi non parteciperemo al voto”.
Luigia Santoro della Lega nord ha parlato di delibera “completamente priva di significato. È un atto non dovuto ma si vuole che la scelta sia avvallata da questo Consiglio comunale, senza rischiare niente perché si sa che la maggioranza voterà a favore. Oggi si parla di rispetto delle osservazioni ma ci vorrebbe anche accoglienza delle idee degli altri e così non è stato per le sagge e competenti riflessioni di Italia Nostra e degli Amici del Sant’Agostino. Che senso ha approvare questa delibera prima di aver preso atto delle nuove audizioni già programmate nelle prossime settimane seppur legate a contenuti culturali e strategici? La parola partecipazione per questa Amministrazione è priva di significato”. Anche la consigliera in dichiarazione di voto ha annunciato di avvalersi del non voto.
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