È tempo di bilanci per Future-Modena Smart Festival, il Festival della cultura digitale che si è concluso solo pochi giorni fa, mentre già si parla della prossima edizione, a cui Modena vuole arrivare preparata. Sono state circa 9mila le persone che complessivamente, tra dibattiti, laboratori, esposizioni e anteprime, hanno partecipato al festival e agli eventi che lo hanno preceduto.
Dibattiti, momenti di approfondimenti con esperti ma anche di svago “digitale” con bambini, ragazzi e adulti. Percorsi pensati per gli insegnanti e le famiglie, con un’attenzione particolare alla città sostenibile, per i professionisti e le imprese, la ricerca e il mondo del lavoro, l'etica e il concetto di cittadinanza digitale. Perché se è vero – come ha detto il professor Domenico De Masi nell’incontro conclusivo del Festival (“Il lavoro del XXI secolo”) davanti a un’affollata platea - che l’introduzione dell’intelligenza artificiale sostituirà l’uomo in determinate mansioni, è anche vero che l’avvento del digitale ha creato nuove professioni. E di giovani e lavoro si è parlato molto nei tre giorni del Festival e negli appuntamenti in occasione dei 30 anni dell’Informagiovani del Comune di Modena, che hanno destato particolare interesse al Baluardo della Cittadella come al Polo Leonardo. Tutto esaurito al Ted per assistere ai sette speech sul futuro della formazione visto da studenti, docenti e da chi nel mondo dell’innovazione imprenditoriale si avvale di giovani talenti, così come alla sfilata di “Augmented fashion” che ha trasformato la Chiesa di San Carlo in una passerella di abiti a led multisensoriali e interattivi; all’appuntamento con le Ragazze digitali in Accademia, all'iniziativa di Gustiamo al Museo Ferrari e in piazza XX settembre e a “Il tempo della complessità”, l'evento con Mauro Ceruti per riflettere sull’uomo aumentato, perché la tecnologia è ormai diventata una seconda natura, che trasforma radicalmente le nostre capacità comunicative, cognitive, percettive.
Grande risonanza anche per la giornata dedicata al Masa Modena Automotive Smart Area, il programma di innovazione del settore automotive che ha acceso i riflettori sulla Città dei Motori.
Il tema della cultura digitale ha attraversato Call4Artist, il concorso per giovani artisti che ha visto prima classificata Flavia Ferraguti con “Pool party”, opera in cui lo smartphone è la piscina intorno alla quale si svolge una festa e anche lo specchio attraverso il quale filtrare l’identità personale, Teresa Ballotti (seconda classificata) con “Tech for art’s sake” e Luca Casini (terzo classificato) con “Natura Corrente”.
Infine, i due video promozionali di Modena Smart Festival hanno avuto complessivamente 55.000 visualizzazioni e 18.700 sono stati i visitatori del sito web dedicato al festival (www.modenasmartlife.it) dove è già disponibile una galleria fotografica dell'intero Festival.
L’assessora a Smart city e Sistemi informatici Ludovica Carla Ferrari nel ringraziare “le istituzioni che hanno organizzato il festival insieme al Comune di Modena, partner, associazioni di categoria e di volontariato, scuole e mondo della ricerca, sponsor, appassionati e tutti i curiosi che si sono lasciati coinvolgere nell’iniziativa”, ha già annunciato “importanti novità per la quarta edizione del Festival, per continuare ad occuparsi delle trasformazioni indotte dalla tecnologia ma continuando a mettere al centro le persone. Che è quanto stiamo facendo – osserva l’assessora – con il Piano Smart City del Comune, che opera simultaneamente sull’asse infrastrutturale e della connettività, su quello dei servizi al cittadino e della semplificazione, sull’asse della cultura digitale. I prossimi mesi – afferma – saranno cruciali per concretizzare i progetti avviati: dal completamento della connettività con Banda ultralarga in tutte le 37 scuole di Modena, all’avvio della realizzazione del Data Center che sarà sede anche sede per la Control Room e la Cyber Academy, ed è strategico per Masa. Inoltre, insieme ai modenesi e a Democenter aggiorneremo il Piano con l’obiettivo di guardare ad un futuro a 10 e 20 anni”.
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