Con il conferimento della cittadinanza onoraria di Modena che avviene mercoledì 17 gennaio, il nome di Vasco Rossi si aggiunge a quello dell’allenatore di volley Julio Velasco, al pilota di Formula 1 Michael Schumacher, al filosofo Remo Bodei, al giudice Antonino Di Matteo e al prefetto Alessandro Pansa.
Ma tra i cittadini onorari di Modena ci sono anche Madison, Chenhao, Zilan, Taras, Moses e centinaia di altri ragazzini stranieri nati in Italia che, arrivati a 10 anni, hanno ottenuto il riconoscimento simbolico insieme ai loro compagni delle scuole modenesi. L’iniziativa si svolge da tre anni in collaborazione con l’Unicef e per il Consiglio comunale rappresenta una sollecitazione al Parlamento per l’approvazione di una legge sulla cittadinanza.
Il Consiglio comunale di mercoledì 17 gennaio è convocato per le ore 15 nell’edificio ex Aem, del comparto ex Amcm, destinato a diventare il Laboratorio Aperto sul tema “cultura, spettacolo, creatività”. Dopo il conferimento della cittadinanza, sarà proprio Vasco Rossi a inaugurare la struttura insieme al sindaco Gian Carlo Muzzarelli, alla presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti e all’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti.
La capienza limitata dell’edificio consente l’ingresso solo ad autorità e invitati, ma la seduta del Consiglio potrà essere seguita sul maxi schermo allestito nel piazzale del comparto che potrà contenere fino a 5 mila persone. L’ingresso avviene dalle ore 13 da via Peretti, che sarà chiusa al traffico dalle 8 del mattino.
La seduta del Consiglio sarà introdotta dalla presidente Maletti e dopo il voto dei consiglieri sul conferimento della cittadinanza sono previsti gli interventi del sindaco Muzzarelli e dell’artista al quale, poi, verranno consegnate simbolicamente le chiavi della città, la riproduzione in argento di un’antica chiave conservata ai Musei civici.
Al termine degli interventi, intorno alle 16.15, è previsto il taglio del nastro all’ingresso dell’edificio che si affaccia sul piazzale. Dopo la cerimonia il pubblico potrà visitare i locali che nei prossimi mesi ospiteranno il Laboratorio Aperto.
I lavori realizzati hanno un costo di due milioni e 400 mila euro cofinanziato con contributo europeo di un milione e 800 mila euro nell’ambito dell’Asse 6 (“Città sostenibili, intelligenti e attrattive”) del Por Fesr Emilia-Romagna 2014-2020, il Programma operativo regionale per l’utilizzo delle risorse europee. Alle risorse per il cantiere, si aggiungono quelle per la gestione, la valorizzazione e la promozione del Laboratorio Aperto, per un contributo europeo complessivo di poco più di tre milioni di euro.
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