E’ di quattro milioni 387 mila 424 euro e 39 centesimi l’importo che il Comune di Modena dovrà versare tra due settimane all’Istituto del Credito sportivo (Ics) se nel frattempo, entro mercoledì 27 settembre, il Modena Fc non provvede al pagamento dell’insoluto, cioè delle rate dei mutui relativi ai lavori di adeguamento dello stadio Braglia effettuati nel 2002 non versate dallo scorso anno. Il Comune è garante di quei mutui e l’Istituto del Credito sportivo provvederà all’escussione della fideiussione. A sua volta il Comune ha calcolato in almeno 625 mila euro il credito effettivo con il Modena Fc, comprendendo le tre rate di insoluti, interessi di mora e oneri vari, penali escluse.
Sono le cifre che emergono dalla variazione di bilancio presentata al Consiglio comunale nella seduta di oggi, giovedì 14 settembre, dall’assessore al Bilancio Andrea Bosi che ha ricordato come l’escussione della fideiussione comporti “la decadenza e la revoca della concessione dello stadio Braglia al Modena calcio”, una decisione già assunta dalla giunta comunale per le inadempienze della società sportiva, anche sulla base di un ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio comunale in giugno. La procedura tecnica si svilupperà dopo l’escussione.
La variazione di bilancio prevede anche maggiori entrate in parte corrente per circa un milione di euro e una serie di interventi in conto capitale, tra i quali la definizione per il 2018 di interventi di manutenzione di infrastrutture per oltre due milioni e mezzo di euro con le risorse dell’accordo Cepav, il Consorzio Eni per l’alta velocità, e contributi europei su alcuni progetti per oltre 800 mila euro.
Nella variazione la cifra che il Comune dovrà pagare all’Istituto di Credito sportivo è stata arrotondata in quattro milioni e 400 mila euro (la cifra effettiva sarebbe stata anche più alta, quattro milioni e 426 mila euro, ma l’Ics non ha applicato le penali), mentre il mutuo che il Comune contrarrà con l’Istituto a fronte del debito residuo garantito a seguito della definitiva escussione della garanzia sarà di tre milioni e 862 mila euro, cifra che corrisponde “ai lavori realizzati dal Modena Fc e non compensati dal canone di concessione in quanto corrispondenti alla quota capitale dell’indebitamento residuo esistente alla revoca della concessione” ha spiegato l’assessore Bosi sottolineando come la sostenibilità della manovra finanziaria sia assicurata dagli spazi di pareggio del bilancio concessi dalla Regione Emilia Romagna a fine aprile e già valutati dal Consiglio comunale.
Il mutuo ventennale a tasso fisso del 2,87 per cento, a scadenza 2037, entrerà in ammortamento nel 2018. Con la riconsegna anticipata dello stadio nel 2017, il Comune dovrà recepire in contabilità il valore delle opere direttamente finanziate dalla società sportiva per una cifra totale di sei milioni e 788 mila euro. A seguito del diritto di rivalsa, il Comune vanterà un credito con la società sportiva a fronte del quale accantonerà un fondo crediti di dubbia esigibilità di quasi 538 mila euro, così da compensare eventuali incassi inferiori alla richiesta di pagamento che sarà notificata alla società sportiva.
“Il Comune è già intervenuto sullo stadio, a tutela di un bene pubblico, per evitare un ulteriore degrado della struttura – ha ricordato l’assessore Bosi – causato dalle inadempienze di una società che sta distruggendo anche il rapporto con gli sportivi e con la cittadinanza. E’ necessario che il Comune esiga il rispetto della legalità e degli impegni finanziari con l’Istituto di Credito sportivo”.
Le principali maggiori entrate di parte corrente previste nella manovra riguardano 219 mila euro di contributi di vari soggetti per attività culturali, rimborsi statali per 106 mila euro, un contributo dell’Unione europea di quasi 53 mila euro per il progetto ambientale Grow Green e la rimodulazione di 96 mila euro di contributi per il progetto europeo di inclusione sociale Siamo, con le risorse che diventano esigibili nel 2018.
Per la parte in conto capitale, l’accordo con la società in fase di liquidazione Cepav riguarda oltre due milioni e mezzo di euro di interventi per lavori stradali e manutenzioni che verranno programmati nel 2018, tra cui un contributo una tantum di 740 mila euro per la manutenzione dei sottopassi ferroviari.
Contributi europei sono previsti per l’area ex Amcm (con la rimodulazione di circa 311 mila euro di risorse del Por Fesr), per il Castello di Sestola (quasi 389 mila euro di risorse Psr/Fesr 2014-2020 per un intervento di recupero funzionale dell’ex canonica dal valore complessivo di 450 mila euro), per la riqualificazione energetica di immobili Erp (quasi 178 mila euro). In programma anche interventi di riqualificazione degli spazi Urp e dell’Anagrafe per 75 mila euro nel 2017 e altrettanti nel 2018.
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