16/09/2017

ANAGRAFI DI QUARTIERE, “GLI UTENTI SONO DIMINUITI”

L’assessora ai Quartieri Irene Guadagnini ha risposto in Consiglio all’interrogazione della consigliera Venturelli sulla riduzione di orario degli uffici decentrati

Gli uffici anagrafe di quartiere fanno storicamente parte del decentramento dei servizi che l’Amministrazione modenese ha attuato per renderli più vicini ai cittadini. Nel tempo, la semplificazione amministrativa, l’ampio uso delle nuove tecnologie e, da ultimo, l’introduzione nell’aprile scorso della carta di identità elettronica (che si può richiedere solo all’Anagrafe centrale) hanno ridotto sensibilmente il numero di utenti che si rivolge a questi sportelli. “Questo fatto, unito alla difficoltà ormai pluriennale di sostituire il personale uscente, ha portato alla decisione di ridurre l’apertura del servizio anagrafico decentrato a due giorni alla settimana per potenziare l’attività della struttura centrale”. Lo ha spiegato l’assessora ai Quartieri Irene Guadagnini rispondendo in Consiglio comunale, giovedì 14 settembre, all’interrogazione proposta da Federica Venturelli, Pd, sulla situazione delle anagrafi di quartiere. Dopo aver rilevato che “numerosi residenti, soprattutto anziani, hanno lamentato la recente diminuzione dell’orario di apertura”, la consigliera ha chiesto quale sia l’assetto organizzativo del servizio, quanti sono i fruitori, che tipo di pratiche richiedono.

Nella risposta l’assessora Guadagnini ha confermato che gli orari di apertura delle anagrafi di quartiere sono stati rimodulati dall’inizio di aprile, in corrispondenza dell’introduzione della carta di identità elettronica. Infatti, le otto postazioni fornite dal ministero dell’Interno, le uniche abilitate ad accogliere le richieste, sono state installate negli uffici dell’Anagrafe centrale, in via Santi 40, “per ragioni di funzionalità e maggiori garanzie di continuità del servizio”. Per fronteggiare il maggior afflusso di cittadini all’Anagrafe centrale e mantenere ragionevoli i tempi di attesa, parte del personale impiegato negli uffici decentrati è stata trasferita all’anagrafe centrale, “anche in considerazione – ha specificato Guadagnini – della sensibile diminuzione degli accessi alle anagrafi di quartieri dato che oltre la metà dei prodotti che rilasciavano era appunto costituita dalle carte di identità”. Nei primi mesi dall’avvio della nuova organizzazione, “non risultano particolari disagi segnalati dagli utenti”.

I dati di maggio 2017 registrano una diminuzione di circa il 35 per cento degli accessi negli uffici decentrati rispetto allo stesso periodo del 2016. In particolare, nel maggio di quest’anno, gli accessi sono stati 278 nel Quartiere 1; 169 nel Quartiere 2; 244 nel Quartiere 3; 113 nel Quartiere 4, circa la metà dei quali si è risolta con semplici informazioni. Gli uffici anagrafe di quartiere, ha ricordato infine l’assessora, sono aperti due mattine alla settimana dalle 8.30 alle 12.30: in particolare, nei Quartieri 1 e 4 il lunedì e il giovedì; nei Quartieri 2 e 3 il martedì e il venerdì.

Dichiarandosi soddisfatta per la risposta, la consigliera Venturelli ha preso atto del calo dell’utenza chiedendo però “di tenere in considerazione la fascia degli anziani che utilizza di più le anagrafi di quartiere e che spesso non è in grado di utilizzare gli strumenti on line”.

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