“I membri della Commissione per la selezione dei giornalisti per l’Ufficio stampa del Comune sono stati individuati nel rispetto della normativa vigente per la loro competenza nella materia inerente la selezione in oggetto e per la professionalità maturata”.
Lo ha detto l’assessore al Personale Andrea Bosi rispondendo all’interrogazione di Andrea Galli (FI) sulla verifica delle procedure per la selezione di candidati per lo svolgimento di attività giornalistica presso l’Ufficio stampa del Comune di Modena.
Il consigliere ha chiesto in particolare se e come la procedura di nomina dei componenti della commissione incaricata di esaminare e comparare i curricula risponda alle normative vigenti, se tale nomina sia avvenuta sulla base solo sulla discrezionalità del direttore generale e in funzione della competenza e professionalità, se è legittimo che la Commissione individui criteri di valutazione per la selezione non inseriti nell’avviso pubblico solo dopo la visione dell’elenco dei candidati, se ci sono stati candidati non selezionati sulla base dei criteri aggiuntivi, e come si giudica il fatto che “tra le numerose domande presentate la scelta sia ricaduta esattamente sui tre soggetti che già ricoprivano quel ruolo ed i rispettivi profili”.
L’assessore ha fatto riferimento, in particolare, al decreto legislativo 165/2001 che prevede infatti come le Commissioni siano composte esclusivamente da “esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti tra funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, che non siano componenti dell'organo di direzione politica dell'amministrazione, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali”.
Bosi ha precisato inoltre che “si ritiene del tutto legittimo aver individuato dei criteri per la selezione dei candidati e gli stessi erano già evidenti anche nell’avviso, dove erano riportati i requisiti minimi e alcuni criteri preferenziali di selezione, che in sede di Commissione sono stati ulteriormente dettagliati. E la visione dell’elenco dei candidati ancor prima delle prove concorsuali – ha aggiunto – è prevista espressamente dal Regolamento sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e sulle modalità di svolgimento (Dpr 09.05.1994 n. 487) per consentire di sottoscrivere la dichiarazione che non sussistono situazioni di incompatibilità”.
L’assessore ha poi precisato che “la scelta è ricaduta sui tre giornalisti incaricati perché, come si evince dai verbali, sono stati ritenuti i candidati più idonei a ricoprire quei ruoli. La Commissione ha assicurato il rispetto dei requisiti di oggettività e terzietà nei criteri di valutazione – ha proseguito – ha confrontato i candidati sotto aspetti diversi analizzando più variabili, attraverso l’utilizzo di parametri più selettivi ai fini della valutazione della competenza e professionalità; e ha predeterminato parametri ulteriori per una migliore definizione delle competenze dei candidati, tali da favorire la comparazione dei curricula. Tali parametri erano già impliciti nella posizione di lavoro da ricoprire”.
Nella replica, il consigliere Galli ha sottolineato: “Rispondere che i candidati sono stati scelti perché erano più idonei non è una risposta, ma per una valutazione mi riservo di leggere meglio i documenti e il testo scritto della risposta, in quanto l’interrogazione era parecchio articolata”.
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