“Modena ha ritrovato l’orgoglio. Ha capito che con il gioco di squadra può raggiungere nuovi traguardi. Ne parleremo, tenendo i piedi per terra e puntando lo sguardo in alto e lontano”. Lo ha detto il sindaco Gian Carlo Muzzarelli oggi, giovedì 13 luglio, in una comunicazione al Consiglio comunale su Modena Park, il concerto di Vasco Rossi del 1 luglio, nella quale ha ripercorso il lavoro preparatorio dell’evento, ha fatto il punto su alcuni risultati e sugli aspetti economici, ha ribadito il ringraziamento alla città e ai modenesi, all’artista e a tutti coloro che hanno partecipato “all’enorme sforzo organizzativo”: dal prefetto a tutte le forze dell’ordine e i Vigili del fuoco, fino alla Protezione civile, alle strutture sanitarie, Esercito e Accademia militare, Hera, Siae, Trenitalia, Rfi, Fer e Tper, e il personale dei diversi settori del Comune, con una particolare sottolineatura per la Polizia municipale, e ai fans di Vasco che “hanno invaso pacificamente e civilmente la città”.
Muzzarelli ha iniziato ricordando che Modena quel giorno è stata “capitale mondiale del rock: una serata magica, unica, per certi versi irripetibile, di musica, spettacolo e festa di popolo”. Per il sindaco “è stata una sfida che la città di Modena ha vinto, dimostrando a se stessa e al mondo di cosa è capace quando sa fare squadra, mettendo all’angolo i profeti di sventura e i fans dell’immobilismo”. E ha ricordato di aver detto da subito che sarebbe stata “una festa contro la paura e contro le minacce alla nostra libertà e civiltà”.
Prima di ricordare i complimenti ricevuti dal presidente del Consiglio Gentiloni e dal ministro dell’Interno Minniti, il sindaco ha sottolineato che il concerto è stato “una grande opportunità per l’economia locale e un traino incomparabile per la promozione dell’immagine di Modena e per l’attrazione turistica”.
Ripercorrendo i mesi di lavoro dedicati alla progettazione, il sindaco ha spiegato che il metodo utilizzato è stato quello della “costante collaborazione e sinergia fra lo Stato e le Autonomie locali, fra le istituzioni e la società civile, fra il pubblico e il privato” ponendo attenzione su tutte le fasi e gli aspetti dell’evento: dall’accoglienza alla sicurezza, dall’afflusso al deflusso, dalla circolazione alla tutela del parco. “Ci siamo preoccupati – ha spiegato il sindaco - di safety, e cioè delle condizioni logistiche di sicurezza degli spettatori e dei cittadini, e di security, e cioè delle misure di prevenzione e contrasto di comportamenti criminali. Ci siamo preoccupati della sicurezza del concerto e della sicurezza e vivibilità di tutta la città”. Così che le direttive arrivate dal capo della Polizia dopo gli eventi drammatici di Torino “non ci hanno trovato impreparati”.
Pur ribadendo che “il nostro Piano ha funzionato”, il sindaco ha ricordato di aver già affrontato alcuni limiti evidenziati con organizzatori e con i vari soggetti coinvolti: dall’assistenza ai disabili durante le ore più calde al deflusso via treno che “può essere meglio scaglionato”.
Insieme ai numeri degli spettatori (i 225 mila del parco Ferrari, i 51 mila dei cinema i 20 mila delle piazze italiane, i 9 mila dei maxi schermi a Modena e gli oltre 5 milioni della diretta Rai), il sindaco ha ricordato tutti gli operatori impegnati nell’organizzazione e delle attività realizzate: dalla sicurezza alla pulizia, dall’assistenza al sociale, dalla viabilità ai parcheggi, fino alla telefonia, alla scuola e alla protezione civile, alla mostra e al concorso Standing Ovation che hanno accompagnato il periodo preparatorio dell’evento.
Dopo aver ricordato che l’indotto economico dell’evento è stato stimato da associazioni di categoria e organi d’informazione in diversi milioni di euro (tra i 6 e i 10), il sindaco ha spiegato che il Comune ha incassato complessivamente circa 505 mila euro: 450 dovuti alla convenzione che prevede un rimborso forfettario di 2 euro a biglietto, 25 dell’imposta sulla pubblicità (Icap) e 30 da quella sull’occupazione di suolo pubblico (Tosap). Le risorse “serviranno per coprire le spese parte corrente relative a noleggi e personale – ha puntualizzato Muzzarelli – mentre le spese in conto capitale sono coperte dal bilancio dell’ente: erano già previste nei programmi d’investimento e in alcuni casi sono state semplicemente anticipate, come per alcuni interventi sul verde e le attrezzature della Polizia municipale”.
Per il Comune, ha aggiunto il sindaco, Modena Park “è stato un investimento di promozione della città e del territorio, con un rapporto costi/benefici incomparabile e non raggiungibile con altri mezzi. Il ritorno d’immagine è stato impressionante. L’evento è stato annunciato per mesi da tutti gli organi d’informazione nazionali e per l’intero weekend è stato una delle principali notizie. Notizia nella notizia, l’attenzione si è unanimemente rivolta anche alla città di Modena, alla sua accoglienza, alla sua capacità organizzativa e alle sue eccellenze”. Dopo aver ricordato le linee del marketing territoriale sviluppate fin da Expo e citando alcuni dati relativi agli strumenti di comunicazione del Comune, come le 700 mila visualizzazioni del sito del Comune dedicato a Modena Park o gli oltre 400 mila che hanno visto il video “time lapse” dell’evento, Muzzarelli ha affermato: “Ci eravamo proposti di sfruttare il traino di Vasco Rossi per comunicare Modena. Possiamo dire che ci siamo riusciti. Il messaggio più bello che ho ricevuto me lo ha mandato il nostro Vescovo: Finalmente – mi ha scritto Don Erio – anche le cose belle fanno notizia”.
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