Un gioco stupido quanto pericoloso che li ha portati a creare danni significativi all’area giochi di un parchetto cittadino e per alcuni a una denuncia Solo una volta al Comando della Polizia Municipale pare che i ragazzi, tutti incensurati e studenti delle scuole superiori, abbiano capito la gravità del gesto compiuto e se ne siano pentiti dichiarandosi disponibili a risarcire il danno.
Tutto è iniziato nel tardo pomeriggio di sabato 27 maggio quando un gruppo di sei giovani – quattro ragazzi e due ragazze – di nazionalità italiana e non residenti in zona, tutti studenti che frequentano regolarmente le scuole superiori, ha trovato una motosega nascosta in un cespuglio nel parchetto tra le vie Tenco e Leopardi. Forse per noia forse per fare colpo sulle ragazze un po’ più grandi presenti nel gruppetto, dopo aver impiegato parecchi sforzi per accenderlo, alcuni hanno usato l’attrezzo contro gli arredi pubblici. Ad essere danneggiata è stata soprattutto l’altalena, di cui hanno tagliato un palo, ma anche la pedana in gomma su cui sono collocati i giochi e una panchina nelle vicinanze. Ha dato l’allarme un cittadino che ha chiamato la Polizia municipale, mentre i ragazzi sono fuggiti abbandonando la motosega.
Grazie ad un accurato lavoro di indagine e alla collaborazione dei residenti, anche di altri giovani ascoltati dagli agenti nei giorni successivi, la Polizia giudiziaria è riuscita a risalire agli autori dei danneggiamenti e a contattare le famiglie.
Nei giorni successivi, uno alla volta tutti i ragazzi si sono presentati al Comando di via Galilei accompagnati dai genitori, tutti molto arrabbiati per quanto fatto dai figli. Hanno rilasciato dichiarazioni spontanee su quanto avvenuto e tre di loro, tutti minorenni tra i 16 e i 17 anni, sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria per il reato di danneggiamento aggravato al patrimonio pubblico.
Resta da capire chi possa aver abbandonato nel parco la motosega ora sotto sequestro; il codice di riferimento dello strumento risulta abraso, quindi non si è potuti risalire al proprietario attraverso il produttore, né risulta oggetto di denuncia di furto, anche se non si esclude che possa essere rubata.
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