L’interrogazione su una serie di questioni legate al concerto di Vasco Rossi, presentata oggi, giovedì 8 giugno, in Consiglio comunale da Elisabetta Scardozzi, M5s, e alla quale ha risposto l’assessore Giulio Guerzoni, è stata trasformata in interpellanza su richiesta di Marco Cugusi, Art.1-Mdp.
Il consigliere, affrontando il tema della sicurezza, ha affermato che “anche con tutte le azioni messe in campo, non abbiamo la certezza che non succederà niente ma, nel caso succedesse qualcosa, invito tutti a non fare strumentalizzazioni politiche, come invece è successo a Torino. Proprio perché sta montando la paura – ha proseguito – chiederei se non sarebbe opportuno un Consiglio comunale aperto in piazza per spiegare a tutti i cittadini cosa è stato fatto per la sicurezza e per chiedere a tutti partecipazione e senso di responsabilità”.
Anche per Marco Bortolotti (M5s) l’obiettivo “è fare tutto in estrema sicurezza. È impossibile avere la garanzia che tutto andrà bene ma credo che parlare di tutte le necessarie valutazioni che l’organizzazione metterà in campo sarebbe utile per ottenere il massimo dell’efficienza e riferirle alla cittadinanza potrebbe essere un modo per tranquillizzarla”.
Domenico Campana, Per me Modena, convinto “che chi deve occuparsi della sicurezza per il concerto l’abbia fatto con l’attenzione dovuta”, ha affermato di non essere “amico dei megaconcerti, ma sono la cifra del nostro tempo, vanno governati e ho fiducia che anche questo lo sarà”. Il consigliere si è quindi soffermato sulla paura “profonda, con una radice razionale dopo quello che è successo a Torino e difficilmente governabile”. Per il consigliere è necessario quindi che tutti coloro “che hanno la responsabilità di influenzare le persone si comportino seriamente e tengano i nervi a posto. Non bisogna dare retta alla paura amplificata dai social e sui giornali, che dovrebbero avere qualche attenzione in più quando scrivono di queste cose. Bisogna invece stare calmi – ha concluso – e chiedere che chi ha un compito lo esegua con la massima responsabilità personale”.
Per il Pd Andrea Bortolamasi ha evidenziato la “capacità di tenere insieme tutti i soggetti per una gestione condivisa e collettiva dell’evento” e il fatto che “per la prima volta c’è la tracciabilità dei biglietti e controlli in vari step per la sicurezza delle persone. Questo non ci dà la certezza che andrà tutto bene ma in un periodo in cui viviamo in una guerra asimmetrica in cui i civili sono il primo obiettivo dobbiamo avere la forza di non cambiare le nostre abitudini, di continuare a stare insieme e di non farci schiacciare da paure preventive”. Anche Grazia Baracchi si è appellata alla “massima responsabilità nel diffondere le informazioni e nell’usare i toni giusti. Fin da subito avevamo posto il tema della giusta informazione rivolta sia a chi andrà al concerto che a chi resterà a casa. Finora è stato fatto e deve continuare, con tutte le modalità utili. Dove ci sono criticità dobbiamo segnalarle e collaborare con l’Amministrazione: il Modena park è un evento straordinario e tutti dobbiamo fare la nostra parte per la sua buona riuscita”.
Anche Giuseppe Pellacani (FI) ha sottolineato che “tra i cittadini avanza il tema della paura”. Manca poco al concerto “e forse sarebbe bene pensare a qualche iniziativa strutturata con i cittadini per eliminare quel sentimento di paura che ha creato 1500 feriti a Torino. Infatti – ha detto il consigliere – oltre alla prevenzione un altro compito del Comune è desensibilizzare i cittadini nei confronti della paura con interventi che non siano a spot, perché la paura è una ferita pericolosa quanto iniziative di altro genere, che tutti ci auguriamo che non accadano”.
Luigia Santori (Idea-PeL) si è detta “convinta che si stia facendo il massimo per la sicurezza ma i recentissimi attentati hanno fatto crescere paura e preoccupazione per l’evento”. La consigliera si è chiesta in che modo sarà data massima attenzione al deflusso, “se le strade saranno chiuse al traffico sarà difficile intervenire anche per i mezzi di soccorso”. Sui biglietti, ha affermato che “l’acquisto è stato nominale ma possono sempre essere rivenduti e quindi non sappiamo chi effettivamente entrerà al concerto. Bisognerà che l’attenzione sia massima”.
Nella replica, la consigliera Scardozzi ha affermato che “attraverso il dialogo e la corretta comunicazione, e anche dando i nostri suggerimenti per aumentare il livello di sicurezza, possiamo rasserenare la città e gli ospiti. Per superare la paura bisogna parlarne. Le informazioni andavano strutturate meglio – ha proseguito – mentre molte cose le abbiamo apprese dalla stampa. La sicurezza deve essere al primo posto, siamo tutti qui per contribuire all’evento e per questo – ha ribadito – bisogna informare i cittadini, tranquillizzarli”.
Dopo aver ribadito che “l’obiettivo primario è la sicurezza delle persone”, concludendo il dibattito l’assessore Guerzoni ha concordato che “bisogna fare sempre di più e meglio ma – ha sottolineato – la responsabilità va divisa: ne esiste una specifica, dettata dalle leggi, nei confronti della quale ognuno ha il proprio ruolo e che deve essere totalmente rispettata. Esiste poi – ha proseguito – una responsabilità collettiva e diffusa sul tema della paura: in questo senso siamo tutti responsabili per la buona riuscita di un evento impegnativo che sarà indimenticabile se tutti faremo la nostra parte: l’informazione diffusa, e diversa a seconda dei destinatari, deve avere come obiettivo la consapevolezza che la città ce la farà”.
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