“Il problema dei cattivi odori nella zona artigianale di Modena è sostanzialmente risolto”. Lo ha annunciato l’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni rispondendo oggi, giovedì 8 giugno, in Consiglio comunale all’interrogazione presentata da Antonio Carpentieri (Pd) e sottoscritta anche da Francesco Rocco (Art.1-Mdp). Come ha spiegato l’assessore, i tecnici del settore Ambiente del Comune di Modena e di Arpae, intervenuti a seguito delle segnalazioni dei residenti già nello scorso mese di aprile, hanno individuato la fonte degli odori nell’azienda Biagini Tempra Metalli di via Porpora, e in particolare nei liquidi utilizzati per il raffreddamento dei pezzi lavorati che devono essere sostituiti con la giusta frequenza. Dopo la sostituzione dei liquidi effettuata dal titolare dell’azienda gli odori sono infatti diminuiti fino a scomparire.
L’interrogazione sottoscritta dai due consiglieri chiedeva appunto se fosse stata individuata la fonte dei cattivi odori e se questi potessero causare pericoli per la salute pubblica.
Chiarito che le indagini svolte dall’Azienda Usl non hanno rilevato pericoli per la salute e che la stessa Usl non ritiene necessari provvedimenti perché l’azienda è intervenuta per eliminare l’odore, l’assessore ha spiegato nel dettaglio l’intervento dei tecnici. Nell’ambito delle verifiche svolte, questi avevano riscontrato la presenza dell’odore sgradevole rapportandolo alle lavorazioni della Biagini Tempra Metalli: l’odore è risultato infatti riconducibile a quello che nel 2009-2010 aveva creato le medesime problematiche, affrontate e poi risolte con la ditta. L’indagine ha confermato che i liquidi di raffreddamento utilizzati nello stabilimento dal 2016, diversi, per motivi tecnici da quelli precedenti, rappresentavano la causa principale del problema odorigeno. Arpae Modena ha quindi concluso che per ottenere una gestione ottimale di questi liquidi di raffreddamento occorre che le emulsioni vengano sempre opportunamente trattate con additivi e quindi sostituite con la giusta frequenza per impedire che l’inevitabile degradazione chimica produca le esalazioni maleodoranti. Il titolare dell’azienda ha sostituito i liquidi e nei giorni successivi gli odori sono apparsi più contenuti fino a scomparire.
Dopo aver chiesto la trasformazione in interpellanza, Francesco Rocco (Art.1-Mdp) si è dichiarato soddisfatto della risposta annunciando che la riporterà “ai cittadini che mi avevano interpellato”.
Anche Antonio Carpentieri, nella replica, ha definito la risposta positiva nel merito (“non ci sono problemi per la salute”), sottolineando “come il sistema funziona e può funzionare: in una situazione in cui residenza e attività produttive convivono, le istituzioni, ognuna per la propria competenza, sono intervenute in poco tempo, hanno controllato e hanno dato le risposte. E questo è importante in un momento di scarsa fiducia verso le istituzioni”. Il consigliere ha anche messo in evidenza la collaborazione dell’impresa “che, in modo trasparente e corretto ha messo a disposizione dati e ambienti”.
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