05/05/2017

LEGGE URBANISTICA REGIONALE, APPROFONDIMENTI IN CONSIGLIO

Li prevede l’ordine del giorno congiunto di Art.1-Mdp, Per me Modena e Pd, approvato dall’assemblea giovedì 4 maggio. Respinto l’odg del M5s sullo stesso tema

Il Consiglio comunale di Modena organizzerà momenti di approfondimento e confronto sulla nuova legge urbanistica regionale, con tecnici istituzionali ed esperti esterni, oltre a una seduta dedicata al tema. Lo prevede l’ordine del giorno, presentato congiuntamente da Art.1-Mdp, Per me Modena e Pd (in sostituzione di uno precedente dopo l’adesione del Pd), approvato dall’Assemblea consiliare giovedì 4 maggio che invita anche l’Amministrazione a chiedere alla Regione “di indicare un termine, prima dell’approdo definitivo all’Assemblea legislativa, entro il quale i Consigli comunali, consapevoli delle diverse prerogative e responsabilità, possano esprimere e inviare osservazioni sulla proposta di legge secondo gli strumenti regolamentari previsti”. L’ordine del giorno, illustrato in Aula dal capogruppo di Art.1-Mdp Paolo Trande è stato approvato con il voto a favore di Art.1-Mdp, Per me Modena, Pd e CambiaModena (astenuti Forza Italia e Movimento 5 stelle).

Nella stessa seduta consiliare è stato respinto l’ordine del giorno sullo stesso tema presentato dal M5s (voto contrario di Pd, Art.1-Mdp e CambiaModena, a favore del M5s e astensione di FI e Per me Modena). Il documento, presentato da Marco Rabboni, dopo aver evidenziato che “per fermare il dispendio di suolo e qualificare il territorio, in particolare urbano, servono politiche rinnovate, di cui i Comuni siano attori principali, nel quadro di solidi riferimenti del piano territoriale regionale e dei piani di area vasta”, invitava l’Amministrazione comunale a chiedere alla Regione “un concreto e radicale ripensamento della proposta di legge prima della sua formalizzazione in un atto della Giunta regionale”. Il documento, affermava inoltre che la nuova legge “pone gli interessi dei privati in condizione di vantaggio nei confronti dei Comuni che verrebbero esautorati dei cogenti poteri di pianificazione e quindi di un’effettiva forza negoziale, con il forte rischio di assoggettare lo sviluppo e la trasformazione del territorio alle logiche e agli interessi della proprietà fondiaria con licenza di indiscriminati addensamenti urbani”.

La mozione approvata condivide l’intento della Regione di arrivare a una normativa urbanistica aggiornata e “in buona parte, anche gli annunciati obiettivi generali su consumo di suolo, semplificazione, legalità e trasparenza, antisismica e necessità di favorire l’economia”. Tenuto conto del fatto che sulla proposta, vista anche la complessità della materia e delle procedure per la pianificazione e la gestione del territorio,”ci sono pareri controversi sia di esperti che di istituzioni” e che comunque “si avverte la necessità diffusa di aumentare i momenti seminariali di studio, di approfondimento e confronto, proseguendo nel coinvolgimento delle istituzioni locali”, ribadisce infine che nell’ordine del giorno “non sono in alcun modo contenuti giudizi di merito sulla proposta di legge regionale che verranno formulati nei momenti opportuni”.

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