Intitolazioni, convegno e arte a Modena in memoria di Ian Kaplicky, l’architetto di Praga autore del Mef (Museo Enzo Ferrari) nell’ottantesimo anniversario della nascita, avvenuta il 18 aprile 1937. Nel pomeriggio di giovedì 4 maggio, al progettista morto il 14 gennaio 2009, il Comune di Modena ha intitolato una strada, un tratto laterale della via Pomposiana che porta all’ingresso dell'Autodromo di Modena.
All’intitolazione hanno partecipato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, l’assessore alle Infrastrutture Gabriele Giacobazzi, il prefetto Patrizia Paba, e una delegazione giunta in città da Praga, composta da Eliska Kaplicky, moglie di Ian e rappresentante del Comune di Praga, con la figlia Johanka; Jiří Jílek, capo dell´Ufficio commerciale dell’Ambasciata della Repubblica Ceca a Roma; Petr Dostal, della Camera di Commercio Italo Ceca; Ivana Tomskova, direttrice dell’agenzia per il Commercio estero della Repubblica Ceca, e Giancarlo Bertacchini, delegato dell’Accademia Italiana della Cucina di Praga.
Le giornate modenesi dedicate a Kaplicky proseguono fino a sabato 6 maggio, e si articoleranno secondo il progetto “HeartH – JK 80” dell’artista Sabrina Bastai, secondo un percorso artistico-espositivo in vari punti della città (il programma è on line www.comune.modena.it), per concludersi con il convegno dal titolo “L’infinito di Jan Kaplicky” in programma sabato 6 maggio dalle 9 all’auditorium Biagi di largo Biagi a Modena. Il convegno, organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della provincia di Modena, con l’Ordine degli Ingegneri e con Politecnica, vedrà, tra gli altri, la presenza di Philippe Daverio.
Le iniziative, promosse da Gaja solutions con patrocinio anche di Comune di Modena e Fondazione casa natale Enzo Ferrari, sono volte a ricordare di Kaplicky lo spirito visionario e la volontà di sperimentare forme, tecnologie e materiali che l’hanno guidato, dagli esordi, alla progettazione e alla realizzazione di edifici fortemente innovativi, come il Museo Enzo Ferrari di Modena, l’ultima sua grande opera realizzata.
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