Dal 12 al 14 maggio nel centro storico di Modena in cinque diversi luoghi (piazza Grande, piazza Roma, Palazzo Carandini, Palazzo della Provincia, largo S. Biagio), cinque street artist internazionali (Kurt Wenner, Leon Keer, Julian Beever, Eduardo Relero e Vito Mercurio), sfonderanno illusoriamente la pavimentazione della città attraverso la tecnica artistica dell’anamorfismo, per “svelare” con la Street art 3D i siti più significativi della città romana di Mutina, celata nel sottosuolo.
L’evento intitolato “Varchi nel tempo”, a cura di Cristiana Zanasi e Alessia Pelillo dei Musei civici di Modena si svolge nel programma, realizzato col sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, di “Mutina Splendidissima” nei 2200 anni dalla fondazione (www.mutinasplendidissima.it), nell’ambito del progetto “2200 anni lungo la Via Emilia”, che riunisce Modena, Reggio Emilia e Parma, ed è promosso dai tre Comuni, dalle Soprintendenze Archeologia di Bologna e Parma, dal Segretariato Regionale Beni, Attività culturali e Turismo, e dalla Regione Emilia – Romagna (www.2200anniemilia.it).
“Varchi nel tempo” è stata presentata questa mattina, venerdì 12 maggio, a Palazzo Comunale da Gianpietro Cavazza, assessore alla Cultura e vicesindaco di Modena, Francesca Piccinini, direttrice dei Musei civici di Modena, Cristiana Zanasi, curatrice del Museo civico archeologico, Matteo Al Kalak, del consiglio d’indirizzo della Fondazione Cassa di risparmio di Modena e da Kurt Wenner, street artista 3D
“La scelta di linguaggi diversi per avvicinare nuovi pubblici e giovani alla nostra storia – ha sottolineato l’assessore Cavazza - e il coinvolgimento diretto degli studenti nelle attività sono certamente uno dei valori aggiunti di questa iniziativa”.
L’antica Mutina, infatti, definita da Cicerone “firmissima et splendidissima”, è sepolta sotto una coltre d’argilla fra i due fiumi che esondarono a più riprese nella tarda antichità, e grazie all’archeologia ne conosciamo luoghi e monumenti sepolti principali. Tra questi, per “Varchi nel tempo” ne sono stati scelti cinque e ciascuno è stato affidato alla creatività di uno street artista: le terme sotto il Palazzo della Provincia saranno oggetto del lavoro di Eduardo Relero, le mura romane in piazza Roma sono affidate a Vito Mercurio, sull’anfiteatro lavorerà Kurt Wenner a Palazzo Carandini in via dei Servi 5, l’opera sulla Domus di piazza Grande sarà realizzata da Julian Beever, mentre al Capitolium nella piazzetta davanti a San Biagio dedicherà la sua opera Leon Keer. In ognuno dei “cantieri creativi” degli artisti saranno presenti per dare informazioni archeologi dei Musei, affiancati da studenti dell’Istituto d’arte Venturi coinvolti con l’alternanza scuola lavoro.
I Musei Civici hanno scelto di svelare i luoghi della Mutina sepolta con “Varchi nel tempo”, in cui la street art 3D –che con l’anamorfismo “inganna” chi guarda da una determinata posizione creando sprofondamenti illusionistici nel terreno - fa rivivere il luoghi sepolti della città romana mettendo in comunicazione la città contemporanea con quella antica. La tecnica risale al Rinascimento ed è stato Kurt Wenner, che sarà all’opera a Modena insieme con quattro altri artisti di livello internazionale, ad applicare per primo tecniche del ‘500, note ad artisti quali Leonardo da Vinci, a un’arte che utilizza la strada come una tela.
Arte per sua natura effimera, la street art 3D applicata alle pavimentazioni di strade e piazze, è passata negli ultimi anni dai gessetti colorati all’elaborazione digitale del disegno, poi stampato su materiale resistente e fissato al terreno. A Modena, gli artisti porteranno a termine le opere dal vivo, durante un “work in progress” che dura tre giorni, da venerdì 12 a domenica 14 maggio, dalle 9.30 alle 19.30.
L’itinerario sarà riportato su una pianta della città con l’indicazione dei “varchi nel tempo” presenti sulle strade e sulle piazze del centro storico, e sarà accompagnato dalla visita virtuale di Mutina, realizzata da Altair4 Multimedia e scaricabile da smarthphone e tablet.
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