Un normale sorpasso in tangenziale, un tonfo inaspettato come durante un incidente senza però avere la minima sensazione di aver urtato qualcuno e il veicolo appena sorpassato che inizia a lampeggiare con insistenza fino a quando il malcapitato non accosta e ferma l’auto. Il copione è pressappoco sempre lo stesso, la truffa è vecchia e di solito coinvolge lo specchietto laterale del conducente che si dice danneggiato. La vittima, ignara, non di rado desiste di fronte all’insistenza e alla protervia del truffatore, fino ad accettare di pagare di tasca propria il danno che non ha procurato.
Alla Polizia municipale di Modena sono arrivate diverse segnalazioni di truffe o tentate truffe di questo tipo riguardanti la zona di via Emilia ovest dove, nella mattinata di martedì 7 marzo, gli agenti hanno fermato e denunciato un uomo per tentata truffa.
Il sorpasso e il simulato urto sono avvenuti martedì 7 marzo verso le 10 in tangenziale. A lamentare di essere stato urtato dall’automobile che lo aveva appena sorpassato, il giovane conducente di un’Alfa Romeo. Sull’altra auto, un’Opel, un signore di 68 anni residente in città, convinto, nonostante il tonfo udito, di avere effettuato un sorpasso corretto mantenendo le distanze di sicurezza. L’uomo, data l’insistenza dell’altro che gli aveva ripetutamente lampeggiato, ha imboccato la prima uscita dalla tangenziale entrando in via Emilia ovest e ha accostato l’auto nel primo spazio libero a bordo strada, la piazzola all’altezza del Comet, in direzione centro città. La discussione tra i due è però stata notata dai Vigili delle Zone 3 e 4 impegnati in un servizio di controllo coordinato, che presagendo quanto poteva essere accaduto si sono immediatamente fermati; troppo rapidi per permettere al presunto truffatore di allontanarsi. Il signore più anziano, residente a Modena, ha quindi fornito i dettagli della vicenda, mentre l’altro ha cercato di sminuire l’accaduto, ma non ha potuto andarsene dovendo fornire le generalità all’agente della Municipale che gliele aveva chieste.
Il giovane è risultato quindi essere un 20enne sinti residente a Catania con numerosi precedenti per reati simili oltre che per altri, dalla rissa al possesso d’armi. Accompagnato al Comando di via Galilei, è emerso che a suo carico gravava già un rintraccio per un provvedimento emesso dalla Questura di Pisa che gli vieta di avvicinarsi a quella città. La Municipale di Modena gli ha quindi notificato il provvedimento, lo ha denunciato per tentata truffa, e ha dato comunicazione all’Autorità giudiziaria affinché anche la Questura di Modena possa procedere con analogo provvedimento.
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