03/02/2017

TERRA DEI PADRI / 1 - “LO SCONTRO POLITICO NON DEGENERI”

Il sindaco Muzzarelli in risposta a un’interrogazione di Galli (FI) sulle proteste per il circolo. “No al rilancio del fascismo. Valuti la magistratura”

Il Comune, con la Polizia municipale, partecipa alle azioni dirette e coordinate dall’autorità di pubblica sicurezza “per garantire il regolare e pacifico svolgimento delle manifestazioni politiche e culturali e per contrastare e sanzionare ogni tentativo di far degenerare il confronto e lo scontro politico in atti violenti, disordini e vandalismi, che in una società libera e democratica non possono avere nessuna giustificazione, da qualunque parte essi provengano”. Lo ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, dopo aver premesso che sicurezza e ordine pubblico sono esclusiva competenza dello Stato, rispondendo in Consiglio comunale, giovedì 2 febbraio, a un’interrogazione del capogruppo di Forza Italia Andrea Galli relativamente al circolo Terra dei Padri nella quale si chiedeva cosa può fare l’Amministrazione comunale “per garantire il diritto di riunione ai soci e la tranquillità agli abitanti della zona?”. Per l’esponente di Forza Italia, infatti, il circolo ha “piena legittimità” e per le proteste contro la sua apertura gli abitanti potrebbero “essere trascinati in un clima di tensioni che assolutamente è da non condividere ed eliminare fin dalle prime avvisaglie”.

Sullo stessa tema è stato discusso e approvato (con il voto favorevole di Pd, Sel, Per me Modena, M5s, CambiaModena e Adolfo Morandi, FI, e l’astensione di Galli) anche un ordine del giorno proposto dal Pd per condannare “ogni forma di manifestazione e di violenza, qualunque ne sia la ragione che l’ha generata” e condannare anche “ogni iniziativa culturale che, anche indirettamente, si richiami al fascismo e ne diffonda e propagandi i suoi (dis)valori”.

Anche il sindaco nella risposta all’interrogazione ha ricordato le “vibrate proteste e le preoccupazioni” degli antifascisti e dei democratici modenesi che nell’apertura del circolo “ravvisano il pericolo di un rilancio in città, Medaglia d’Oro della Resistenza, della cultura e della politica del fascismo”. Per Muzzarelli il compito di valutare se programmi e azioni del circolo “siano o meno in violazione delle leggi della Repubblica in materia di ricostituzione sotto qualsiasi forma del partito fascista è ovviamente compito della Magistratura”, mentre è responsabilità della “Terra dei Padri” dimostrare “coi fatti che non è quello il proprio scopo”.

Per l’amministrazione comunale la preoccupazione è duplice: da una parte evitare che l’apertura del circolo diventi un pretesto “per fomentare disordini e imbarbarire il confronto politico, ricorrendo a metodi illegali, intimidatori e violenti”; dall’altra parte emerge la necessità “di intensificare l’impegno culturale e politico delle istituzioni nella difesa e nella promozione dei principi della libertà e della democrazia, contro ogni tentativo di rilanciare soluzioni fasciste e totalitarie e contro l’insorgenza di posizioni xenofobe e razziste”.

Il sindaco ha poi ribadito che il Comune è impegnato quotidianamente “sul fronte della tutela della sicurezza, della legalità, del decoro di ogni parte della città e della tranquillità degli abitanti nello svolgimento di tutte le loro attività lecite, ivi comprese ovviamente le attività associative, di riunione, di manifestazione del pensiero e di promozione culturale” e ciò avviene – ha sottolineato Muzzarelli – “nel solco dei principi fondamentali della nostra Costituzione e della tradizione democratica e antifascista della città, che getta le proprie radici nella Resistenza e nella lotta di Liberazione, che hanno consentito di costruire una società libera e pluralista, nella quale possono e devono convivere pacificamente e senza prevaricazioni violente anche opposte posizioni politiche e culturali”.

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