03/02/2017

SOLIDARIETÀ A UNIMORE, ODG UNANIME DEL CONSIGLIO COMUNALE

Il documento, presentato da Giuseppe Pellacani (FI), condanna l’atto intimidatorio avvenuto lo scorso novembre a Giurisprudenza durante il Festival della migrazione

Esprime “piena solidarietà all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, al rettore, ai docenti e agli studenti”, e condanna l’atto intimidatorio avvenuto a opera di un gruppo di skinheads nel corso del Festival della migrazione lo scorso novembre l’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta di giovedì 2 febbraio.

La mozione, proposta da Giuseppe Pellacani di Forza Italia, fa riferimento all’episodio avvenuto il 26 novembre durante lo svolgimento del Festival, quando un gruppo di skinheads, come ha ricordato il consigliere nella presentazione, ha fatto irruzione nell’aula convegni del dipartimento di Giurisprudenza gridando slogan contro le migrazioni e la politica dell’accoglienza, coperto il palco dei relatori con uno striscione con scritte offensive e diffuso volantini contenenti minacce. “Un atto – ha affermato Pellacani – che costituisce non solo una grave intimidazione nei confronti di una libera istituzione come l’Università ma anche interruzione di pubblico servizio con impiego di violenza verbale”. L’ordine del giorno esprime quindi anche “apprezzamento per la presa di posizione del dipartimento di Giurisprudenza che dichiara la propria volontà di non cedere alle intimidazioni, proseguendo lungo la strada della promozione e organizzazione di liberi e democratici dibattiti, aperti al mondo accademico e studentesco, così come all’intera cittadinanza, su tematiche di approfondimento scientifico e culturale di grande rilievo sociale e politico”.

Prima dell’approvazione è intervenuta Federica Venturelli, Pd, che ha condannato “il gesto barbaro che diffonde messaggi sbagliati perché promuovono una cultura non basata sul rispetto reciproco ma discriminatoria e razzista, in contrasto con i valori della nostra Costituzione e con il senso civico della comunità. Un messaggio che predica odio e divisioni in un periodo in cui il dibattito sull’immigrazione è già avvelenato da pregiudizi che alimentano insofferenza, paura e insicurezza”.

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