Le tre interrogazioni di Andrea Galli (FI) relative al Piano sosta cui ha risposto l’assessore alla Mobilità Gabriele Giacobazzi nella seduta del Consiglio comunale di oggi, giovedì 2 febbraio, sono state trasformate in interpellanza.
Sul tema sono intervenuti alcuni consiglieri. Antonio Carpentieri, del Pd, ha ricordato che “c’è un impegno del Comune previsto in un contratto che va mantenuto, anche dal punto di vista giuridico. Se non lo rispettiamo – ha continuato – finiamo per dover lasciare la struttura alla società ed esistono penali che porterebbero i cittadini a dover pagare molto di più di qualche centesimo per la sosta nelle strisce blu”. Simona Arletti ha posto l’attenzione sulla necessità di riflettere su come portare avanti le politiche: “Non solo per il Parcheggio del centro, ma per qualsiasi grande impresa che vogliamo realizzare in città – ha affermato – non è più possibile pensare di finanziare le opere attraverso gli oneri di urbanizzazione. Ce la raccontiamo se pensiamo di poterle affrontare così; servono anche risorse private”.
Per il M5s, Marco Rabboni ha colto l’occasione per chiedere se “gli atti della Commissione tecnica trasformata in tavolo tecnico, riunitosi periodicamente, sono pubblicati da qualche parte o se si possono avere attraverso un accesso agli atti per poter fare un approfondimento”.
Secondo Marco Chincarini di Per me Modena “siamo bloccati: non abbiamo le risorse per rimborsare Modena Parcheggi e se non rispettiamo gli accordi dobbiamo allungare la convenzione. In questo modo – ha proseguito – però, non si possono nemmeno proporre altre politiche, come ad esempio agevolazioni nella sosta per i mezzi a metano. Per ogni cosa dovremo passare attraverso Modena Parcheggi”.
Nella replica, riferendosi alla convenzione con il gestore della sosta, Galli ha domandato: “Perché tutti i modenesi devono accollarsi sulle spalle il costo di un errore fatto dall’Amministrazione?”. Il consigliere ha continuato evidenziando che “Modena Parcheggi in questi anni porterà a casa una somma superiore a 200 milioni di euro”, che “la Commissione non è stata sviluppata ma avrebbe avuto il ruolo importantissimo di valutare le condizioni economiche della concessionaria, di definire le procedure di riequilibrio e sviluppare la concertazione tra le parti”, e che “in piazza Roma andavano posizionate telecamere o fittoni che si alzano e si abbassano per far passare i mezzi pubblici”.
Azioni sul documento