L’interrogazione sul presunto episodio di razzismo avvenuto al Kyi di Baggiovara proposta dal consigliere Cugusi durante il Consiglio comunale di oggi, giovedì 2 febbraio,è stata trasformata in interpellanza.
Il dibattito è stato aperto dal Pd con l’intervento di Paolo Trande che ha evidenziato come, in tutto l’episodio, sia emersa sempre la frase pronunciata dall’addetto alla sicurezza che “al solo ragazzo di colore in un gruppo di cinque ragazzi bianchi ha detto ‘tu devi entrare dall’altra parte perché questa è la regola’. Ma regola per cosa? Per evitare situazioni di degrado perché c’è una persona di colore? Perché serve a isolare gli spacciatori? Ma solo quelli di colore sono spacciatori? Aspettiamo le indagini – ha proseguito il consigliere – ma il gusto sgradevole di questo episodio di razzismo rimane e dal Comune deve passare chiaramente il messaggio che queste regole a Modena non hanno diritto di cittadinanza”. Vincenzo Walter Stella, riportando l’esperienza personale della figlia, ha confermato l’atteggiamento per cui nel locale in questione sono prevalentemente i ragazzi di colore a essere accompagnati in ingressi differenti da quello principale. Per Fabio Poggi, l’episodio “è da condannare senza se e senza ma”. Secondo il consigliere è anche necessario chiedersi se sia normale accettare episodi discriminatori anche minori, come determinate regole per l’abbigliamento. Sono politiche lecite messe in atto da privati, ma sono comunque atti discriminatori che in questo modo rendiamo leciti”.
Per Domenico Campana di Per me Modena, “il sentimento di razzismo esiste. Lo contrastiamo ma in certi momenti riaffiora e quando riaffiora reagiamo. Ed è questo il luogo in cui pubblicamente dobbiamo reagire agli episodi che siamo in grado di vedere. Il nero deve essere garantito dal bianco: non sono abbronzati ma neri. lo straniero deve essere garantito dal cittadino. Siamo francamente e giuridicamente antirazzisti”.
Antonio Montanini (CambiaModena) ha affermato che “l’evidenza del diverso non avviene solo nei locali, ma anche sugli autobus dove gli autisti hanno una forte discriminazione nei confronti delle persone di colore. C’è effettivamente un problema di assembramento di ragazzi extracomunitari che vanno nei locali e generano tensioni, magari perché devono troppo. Ma – ha concluso il consigliere - bisogna cercare di contemperare le esigenze per garantire livelli di vivibilità corretti”.
Secondo Marco Cugusi, Sel, intervenuto in replica, è necessario “vigilare attentamente ed è importantissimo denunciare situazioni come questa. Come Amministrazione locale abbiamo il dovere di governare, monitorare e, quando è il caso, condannare. L’Amministrazione dovrebbe sospendere ogni rapporto con le agenzie e tutti gli altri soggetti che applichino discriminazioni di qualsiasi tipo”.
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