Gli eredi hanno donato la sua biblioteca coloniale (645 volumi e 200 numeri di riviste, fotografie e articoli a stampa: una raccolta pressoché unica nel suo genere) al Centro Documentazione Memorie Coloniali di Modena. E ad Alessandro Spina, - nome d’arte dell’industriale e scrittore libico Basili Khouzam (Bengasi 1927 – Rovato, Brescia 2013) – Modena dedica una due giorni venerdì 17 e sabato 18 febbraio. L'iniziativa a partecipazione libera, intitolata “Nel labirinto coloniale”, è organizzata dai Musei civici di Modena con l'associazione Moxa - Modena per gli altri e l'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con l'Istituto Storico e la Casa delle Culture di Modena, con il sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Modena.
Nel primo appuntamento, venerdì 17 febbraio alle 17.30 alla Casa delle Culture, via Wiligelmo 80, si svolge la consegna ufficiale della Biblioteca di Alessandro Spina a Moxa rappresentata dal presidente Marco Turci. Partecipano Gianpietro Cavazza, vicesindaco e assessore alla Cultura, Francesca Piccinini, direttrice dei Musei civici, Walter Reggiani, presidente della Casa delle Culture, Alessandra Cusan e Valeria Grazzi, nipoti di Alessandro Spina, e Anna Storchi.
Secondo appuntamento sabato 18 dalle 9 alle 13: alla Sala ex Oratorio al piano terra di Palazzo dei Musei, largo Sant'Agostino, si svolge un convegno dedicato a Spina, introdotto da Francesca Piccinini, Marco Turci e dal coordinatore del simposio Paolo Bertella Farnetti, master in Public History all'Università di Modena e Reggio.
Interverranno Luciano Marrocu dell’Università di Cagliari con la relazione “L’uomo che visse due volte. Alessandro Spina tra Oriente e Occidente”; Nicola Labanca dell’Università di Siena con “La storia coloniale della Libia nei romanzi di Spina”; Elisabetta Benigni dell’Università di Torino) con “Il viaggio nella ‘città di rame’ di Alessandro Spina”; Gennaro Gervasio dell’Università Roma 3 con “Ai confini dell’ombra. L’esperienza coloniale italiana in Libia attraverso gli occhi di uno scrittore levantino”; Sandro Triulzi dell’Università “L’Orientale” di Napoli con “Lo sguardo dentro: Alessandro Spina e la finzione coloniale”; Cecilia Novelli dell’Università di Cagliari con “Alessandro Spina imprenditore e il miracolo economico” e Anna Santucci dell’Università di Urbino “Carlo Bo” con “I 'ponti imprevedibili'. Spina e la Cirenaica greco-romana tra memoria e identità”.
Ai partecipanti al convegno, aperto a tutti, verrà distribuita una pubblicazione con la presentazione dello stesso Spina e una sintesi degli interventi. Agli studenti e studiosi che ne faranno richiesta, verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
L’apertura intellettuale come forma di dialogo e di “ospitalità” alla base della pace e della convivenza interculturale, sono aspetti fondanti dell'opera di Alessandro Spina, ritenuto tra i pochi che non ha ignorato i misfatti del colonialismo italiano. Su questo tema, spiegano gli organizzatori, indagare la sua figura significa non solo parlare del nostro passato coloniale senza false ambiguità, ma anche approfondire la sua lettura dell’incontro tra civiltà araba e civiltà europea, islam e cristianesimo, come invito ad affrontare la reciproca conoscenza e comprensione.
La grande attualità del rapporto tra l'Italia e la Libia apre scenari sul difficile presente e sull'incerto futuro, alimentando una riflessione che l'opera letteraria di Alessandro Spina non può che rendere più profonda e consapevole. I suoi romanzi e i racconti ambientati in Libia nel periodo compreso tra la colonizzazione italiana avviata nel 1911 e lo sfruttamento del petrolio negli anni Sessanta, crescono infatti sulla profonda conoscenza degli eventi storici di cui è testimone la sua biblioteca coloniale già consultabile on line (www.memoriecoloniali.org).
Istituito nel 2010, il Centro Documentazione Memorie Coloniali di Modena, a cui è stata affidata la biblioteca di Alessandro Spina, costituisce l’anima più “culturale” di Moxa, associazione di cooperazione internazionale prevalentemente impegnata in Etiopia a sostenere iniziative di ambito socio-sanitario, agro-alimentare e scolastico. È sostenuto dai Musei civici di Modena e dall’Università di Modena e Reggio Emilia nel suo compito di raccolta, catalogazione, archiviazione, studio e divulgazione di materiali documentari e fotografici sul periodo coloniale italiano.
Il convegno su Spina costituisce la prima tappa di un nuovo progetto partecipato che, dopo le esperiene di Modena-Addis Abeba (2007) e Modena-Tirana (2015-16), affronterà il tema dei rapporti tra l'Italia e la Libia (2017-2018) a partire dalle testimonianze dei modenesi, tra cui quelle presenti nelle raccolte dei Musei Civici.
Informazioni on line (www.museicivici.modena.it).
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