Otto interpreti emergenti del genere cantautoriale selezionati in tutta Italia cantano brani loro e di Bertoli davanti a una giuria di qualità. Oltre alle premiazioni e ai big c’è anche questo, ed è uno degli elementi portanti, nella finale del Premio Bertoli. L’appuntamento è al Teatro Storchi sabato 11 novembre alle 21.
Per la categoria del Premio “Nuovi cantautori” saranno in gara in otto, selezionati nelle semifinali che si sono svolte al Dadà di Castelfranco Emilia. A decretare il vincitore sarà una Commissione composta da personalità del mondo della cultura come Leo Turrini, Giancarlo Governi, Paola Gallo, Guido De Maria e altri.
Sul palco, con la band dei musicisti di Bertoli, diretta da Marco Dieci, salgono:
Gloria Galassi, da Cesena. Cantare è sempre stata una sua necessità. Come racconta la mamma, da piccola per lei tutto era un microfono. Scrivere è stata la diretta conseguenza del desiderio di liberare ciò che aveva nell’anima. La sua canzone parla di un legame tra due persone con la consapevolezza che certi dolori possono essere strappati dal cuore solo da chi ha la sensibilità giusta per riuscire a starci vicino. Canta "In un campo di grano”.
Alice Guerzoni, da Ferrara. Il suo percorso canoro inizia fin da piccola: partecipa infatti a 7 anni allo Zecchino D’Oro. La svolta cantautorale è del 2013, con la realizzazione del primo album che racchiude il suo percorso di vita, raccontato attraverso un pop/rock melodico a tratti intimista. Le tematiche affrontate vanno dall’amore alla ricerca di se stessi, dai ricordi del passato alla voglia di cambiare e percorrere la propria strada. Presenta il brano “Che rumore fanno i sogni”.
Pier Paolo Iermano, da Napoli. Ha iniziato a suonare la chitarra all’età di 13 anni. A 18 le prime esperienze professionali facendo la “posteggia” nei ristoranti a Napoli, suonando con vari complessi ai matrimoni e nelle feste di piazza. Attualmente suona molto più in strada che nei locali. La sua canzone è incentrata sulla tematica della “Babilonia” politica, sociale e soprattutto culturale in cui ci ritroviamo al giorno d’oggi. Presenta il brano “Bagnoli Babylon”.
Piccola Orchestra Karasciò, da Bergamo. La loro musica si muove tra il folk e il cantautorato. Le loro canzoni, ironiche, sanno di terra, cielo, vino e libertà. Il brano proposto altro non è che la bizzarra e provocatoria idea di poter cancellare dalla memoria il dolore e le bestialità cha la vita ci impone, così da potersi sentire, almeno per un attimo, leggeri e adeguati. Presentano il brano “Tabula Rasa”.
Giuseppe Libè, da Piacenza. La passione per la musica gli viene trasmessa dal nonno, che alla tenera età di 8 anni lo sostiene nello studio del clarinetto. Incoraggiato dall’incontro con i Nomadi, crea canzoni che raccontano la vita della provincia italiana al tempo della crisi: i sogni provinciali, le feste di paese, gli amori dietro l’oratorio e le belle segretarie. Presenta il brano “Aria nuova”.
Livio Livrea, da Napoli. Quando era bambino voleva fare l’inventore. Strada facendo ha capito che crescere non significa fare le cose dei grandi, ma solo assumersi la responsabilità di essere felice. Cosi, oggi, torna inventore e fa il cantautore. Con le parole inventa canzoni, si emoziona e prova a trasmettere qualcosa di buono al pubblico. È molto attivo sul web dove alterna parole e musica. Presenta il brano “Nonostante tutto”.
Salvario, da Torino. Cantautore nato e cresciuto musicalmente in provincia di Taranto. Nel 2013 decide di trasferirsi a Torino, proprio nel quartiere San Salvario da cui prende il suo nome d’arte. Ha una attitudine rock unita alla tradizione della canzone pop italiana. Il suo brano contiene molte citazioni tratte da celebri brani della musica italiana e dei grandi cantautori. Presenta il brano "Canzonetta da bar".
Alessandro Zanolini, da Piacenza. Nelle sue canzoni racconta tutto ciò che gli entra nel campo visivo ed emozionale, partendo dalla sua esperienza per descrivere le ansie, le paure, ma anche le gioie e le bellezze della vita. Il suo brano parla degli effetti che certe decisioni hanno sul nostro percorso; il punto cruciale, alla fine di tutto, è guardarsi indietro ed essere sempre fieri del proprio cammino. Presenta il brano "È la vita che hai scelto”.
Informazioni online (www.premiopierangelobertoli.it).
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