14/09/2016

MATA “I MIGLIORI ALBUM” /2 – VIDEO-ANIMAZIONI E “PYGMACHIA”

Con tecniche digitali le figurine “prendono vita”. E un pugno si fa composizione astratta

Al Mata di Modena, nella mostra “I migliori album della nostra vita. Storie in figurina di miti, campioni e bidoni dello sport” che inaugura il 16 settembre, si può assistere a video proiezioni in cui le immagini fisse delle figurine si animano e “prendono vita”.

Realizzati con un mix di diverse tecniche di animazione (compositing digitale e animazione 2D e 3D), i video dell’esposizione sono stati sviluppati dallo studio di comunicazione Intersezione. Da un album di figurine che si apre, si dipana un filo rosso che accompagna, attraverso la storia, atleti delle più disparate discipline. Le immagini si liberano dalla cornice della figurina dando vita a esercizi ginnici, ma anche a momenti memorabili della storia del calcio, come il tocco di mano di Maradona, la celeberrima “mano de dios”.

Durante il percorso espositivo sarà inoltre possibile interagire con “Pygmachia”, un’installazione interattiva realizzata dallo Studio Roberto Fazio, il cui nome è lo stesso che indica l'arte del pugilato nell'antica Grecia.

All’interno di uno spazio di interazione multimediale, in un ring con speciali guantoni da boxe, il visitatore vedrà trasformare lo sforzo fisico di un gancio o di un montante in una composizione astratta dinamica: un omaggio poetico all'allenamento che richiede costanza e abnegazione.

L’idea nasce dalla considerazione di come la ricerca dell’eleganza del gesto atletico, intesa come equilibro tra corpo e mente, ponga l’uomo al centro di uno spazio metafisico dove si confronta con valori di lealtà, sacrificio, determinazione e condivisione. Temi lontani dall’immaginario collettivo, dove spesso si associa la figura del pugile solo a mera forza fisica. La sfida con i propri limiti fisici permette all’atleta di misurarsi con se stesso e avere la consapevolezza che l’avversario, il miglior alleato, permette all’atleta di trovare un equilibrio relazionale verso l’altro. Nella solitudine, l’uomo che lotta attraverso la via del pugilato mette in atto delle dinamiche che rapportandosi alla vita lo rendono ricco di virtù. Poetica ed eleganza sono la massima espressione alla quale ambisce.

L'esperienza è totalmente immersiva in quanto il visitatore, oltre ai nove monitor frontali, è avvolto da un sistema di luci interattive che reagisce dinamicamente.

La prima parte riguarda il training del pugile dove viene visualizzata una silhouette stilizzata generata dal sensore Kinect. Subito dopo la parte del match ci porta in uno scenario minimale e surreale dove il visitatore è invitato a colpire e parare degli oggetti astratti che vengono verso di lui.

I guantoni da boxe sono realizzati con un custom hardware che invia segnali Osc via WiFi all'applicazione e permette di controllare pugno destro, sinistro e schivata.

Il progetto software è stato interamente sviluppato con Unity3D, motore di render 3D, e su sistemi operativi open source Linux Ubuntu, grazie a una parte di ricerca e sviluppo per far coesistere le complesse tecnologie implementate nel software.

Durante la performance, verrà catturata una foto del “pugile” che sarà postata automaticamente dal sistema sull'account Facebook PygmachiaMaTa dove sarà indicato il punteggio massimo raggiunto.

Il progetto è stata ideato, progettato e realizzato come opera unica per il Mata da Roberto Fazio. Sound Design a cura di Fuse*.

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