È stato sottoscritto oggi, mercoledì 7 settembre, in Municipio l’accordo che consente alla Kverneland, da oggi Meccanica machine Modena, di proseguire la produzione a Modena mantenendo i posti di lavoro dei dipendenti.
L’azienda, che a Ponte Alto produce tecnologie per l’agricoltura e che occupa una cinquantina di dipendenti, è entrata a far parte del gruppo Comege industrial Srl di Monteriggioni (Siena) che ha rilevato la proprietà dalla multinazionale giapponese Kubota assicurando la continuità della produzione e il proseguimento del rapporto di lavoro per tutti i dipendenti ancora in forza al 30 settembre (per un minimo concordato di 35, per dieci è previsto un percorso di mobilità incentivata su base volontaria e cinque dirigenti avranno altri incarichi).
L’accordo è stato sottoscritto da rappresentanti delle parti, Kvenerland group Italia, Comege Srl, Fiom, Confindustria, alla presenza del sindaco di Modena e presidente della Provincia Gian Carlo Muzzarelli e dell’assessore al Lavoro Andrea Bosi.
Nel corso della riunione Muzzarelli ha sottolineato che “l’ostinazione di tutte le parti per mantenere qui il lavoro che ci ha permesso di raggiungere l’obiettivo”, mentre l’assessore Bosi ha messo in evidenza la “volontà, la disponibilità e la responsabilità delle due aziende e del sindacato grazie ai quali abbiamo intrapreso un percorso condiviso che dà continuità all’impresa sul nostro territorio e quindi al lavoro, dei dipendenti e dell’indotto”.
Nel riepilogare i passi che hanno condotto all’impegno preso da Comege Srl, che per bocca di Francesco Borgogna ha valorizzato l’importanza della qualità e della competenza della forza lavoro, è stata ricordata anche l’azione positiva di Kvenerland group Italia che si è impegnata e ha lavorato per trovare un acquirente che mantenesse i posti di lavoro.
Il 30 agosto scorso, sempre in Municipio, si era tenuto un primo incontro tra la nuova proprietà, i rappresentanti dei lavoratori e Confindustria nel quale si era profilata la soluzione positiva della vertenza. L’intesa è stata poi confermata nel successivo incontro con le parti sociali tenutosi presso la sede di Confindustria venerdì 2 settembre e infine approvata dall’assemblea dei lavoratori.
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