Nella città capitale della figurina, Modena, mille e più figurine di sport e sportivi e decine di album originali esposti insieme con gigantografie, video e animazioni, tra percorsi di gioco, installazioni ed esperienze multisensoriali che trasformano un gesto atletico in rappresentazione creativa. Figurine da guardare e da scoprire, per giocare e divertirsi, per stupirsi e ricordare. Ci sarà tutto questo nella mostra “I migliori album della nostra vita. Storie in figurina di miti, campioni e bidoni dello sport” che si inaugura il 16 settembre al Mata di Modena, via della Manifattura Tabacchi, nell’ambito del festival filosofia dedicato all’“Agonismo”, in programma tra il capoluogo, Carpi e Sassuolo nel fine settimana dal 16 al 18 settembre.
La mostra, a cura del giornalista Leo Turrini, è realizzata dal Museo della Figurina del Comune di Modena col sostegno di Fondazione Cassa di risparmio di Modena e Gruppo Hera. Partner Regione Emilia-Romagna, Apt e Città d’arte dell’Emilia-Romagna. Parte del materiale esposto è stato donato al museo anche da Panini spa.
“Credo che Giuseppe Panini – sottolinea Turrini - donando la sua storica collezione di figurine alla città di Modena abbia, volutamente, messo a disposizione dei concittadini un autentico tesoro. È stato bellissimo ‘navigare’, non alla maniera di Internet ma fisicamente, tra piccole immagini che racchiudevano e racchiudono, nel limitatissimo formato di una minuscola icona, la storia e la leggenda di meravigliose suggestioni popolari. La figurina di un campione, ma anche quella di un bidone – prosegue il curatore - è la testimonianza di un attimo di vita che spontaneamente si offre alla considerazione collettiva. Noi saremo ciò che siamo stati: Giuseppe Panini lo aveva capito, così come aveva intuito il senso migliore dell'agonismo come quotidiana tensione al miglioramento, al progresso, alla competizione che si trasforma, anche, in poesia. Ed è giusto che Modena, attraverso questa mostra renda così anche omaggio a un grande del Novecento”.
Sport e figurine costituiscono un binomio inscindibile. Ma, se tutti han sentito dire quanto fosse rara la figurina di Pizzaballa, o sanno quanto sia capillare la diffusione nel mondo degli album “Calciatori” della Panini, non tutti sanno come le figurine siano state un mezzo di comunicazione efficacissimo anche dal punto di vista politico, come durante il Nazismo con l'album di figurine fotografiche “Olympia 1936”; e non tutti considerano che accanto alle “introvabili” e alle immagini di fenomeni indiscutibili, le figurine hanno democraticamente fatto spazio anche a clamorose delusioni del panorama sportivo, i cosiddetti bidoni, anch’essi consacrati in mostra.
Accanto alle gesta memorabili nelle sfide olimpiche (la “sconfitta vincente” di Dorando Pietri, la perfezione di Alberto Braglia, la velocità di Nurmi, Zatopek, Mennea e Bolt, la rivoluzione di Fosbury, il 10 di Nadia Comăneci) e del calcio mondiale (da Meazza a Piola, da Yashin a Zoff, da Pelé a Maradona), non mancherà uno sguardo ad aspetti sociali e politici (le vicende di Jesse Owens, Monaco ‘72, la protesta di Tommie Smith); ai “duelli” che hanno fatto la storia (Coppi e Bartali, Mazzola e Rivera, Prost e Senna, Agassi e Sampras); alle imprese anche cinematografiche di Johnny Weissmuller, che deposto il costume da piscina indossa quello di Tarzan, o del giovane nuotatore Carlo Pedersoli prima di diventare Bud Spencer.
Oltre alle figurine originali, riproduzioni a grandezza naturale permetteranno di stare a tu per tu con gli atleti in un allestimento che gioca scenograficamente con gli ometti del biliardino. In consultazione e in vendita al bookshop l’“Enciclopedia Panini del calcio italiano”, messa a disposizione da Franco Cosimo Panini.
La mostra sarà visitabile fino al 26 febbraio 2017, da mercoledì a domenica.
Informazioni on line (www.museodellafigurina.it o www.mata.modena.it).
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