È stato denunciato per guida in stato di ebbrezza e utilizzo di atto falso, l’uomo alla guida di una vettura Ferrari rosso fiammante, fermato in via Giardini dalla Polizia municipale di Modena all’alba di domenica 5 giugno, esattamente verso le 5.30.
A indurre gli agenti in servizio notturno a controllare il mezzo è stata la spericolata condotta di guida del conducente che ha effettuato un’inversione del senso di marcia con semaforo rosso all’altezza di via della Pace.
L’automobilista, un cittadino libico residente a Reggio Emilia, è risultato positivo agli alcol test a cui lo hanno sottoposto gli agenti; nel sangue aveva addirittura un valore alcolico quattro volte superiore al consentito (che è pari a 0,5). Inoltre, da accertamenti successivi la patente di guida rilasciata nel paese d’origine, che ha mostrato, è risultata falsa, con ogni probabilità una fotocopia.
A.M., queste le iniziali, di 29 anni, è stato quindi denunciato all’Autorità giudiziaria per entrambi i reati penali. Per la violazione relativa alla guida in stato di ebbrezza gli è stata ritirata la patente ai fini della sospensione e i vigili hanno proceduto al fermo cautelare per un mese del veicolo che non è stato posto sotto sequestro perché di proprietà non del conducente ma di una ditta di export. Il tasso d’alcol accertato pongono l’automobilista nella fascia più grave per quanto riguarda le sanzioni amministrative e penali previste dal Codice della Strada: oltre alla sanzione amministrativa, rischia la sospensione della patente fino a due anni e una sanzione penale che tramutata nell’oblazione di una somma pecuniaria potrebbe arrivare a parecchie decine di migliaia di euro.
Durante la prima parte della notte, gli agenti avevano svolto controlli stradali anche nei pressi dell’aeroporto di Marzaglia, rispondendo a una segnalazione di disturbi della quiete pubblica. Qui, all’1.45, hanno sanzionato per guida in stato di ebbrezza anche un altro conducente, il cui tasso alcolico era inferiore allo 0.8, quindi nella prima fascia, una violazione che comporta una sanzione amministrativa che va da 500 a 2000 euro e la sospensione della patente di guida da tre a sei mesi.
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