Sono 190 mila le persone che, dall’inaugurazione del 2004 a oggi, hanno visitato il parco archeologico e museo all’aperto della Terramara di Montale, una struttura che, in un villaggio dell’età del Bronzo perfettamente ricostruito accanto all’area degli autentici scavi archeologici, propone tutti gli anni percorsi didattici per circa 10 mila studenti e visite guidate e laboratori per le famiglie in una ventina di aperture all’anno, alla domenica e nei festivi da aprile a giugno e tra settembre e ottobre.
Sono alcuni dei dati richiamati dall’assessore alla Cultura Gianpietro Cavazza illustrando in Consiglio comunale oggi, giovedì 14 aprile, la nuova convenzione tra il Comune di Modena e il Comune di Castelnuovo Rangone per la gestione fino al 2019 della Terramara che è affidata al Museo civico archeologico etnologico di Modena ma si trova su di un’area di 23.499 metri quadri di proprietà del Comune di Castelnuovo.
“La Terramara di Montale – ha spiegato Cavazza – rappresenta un progetto innovativo di valorizzazione, anche grazie alle risorse europee, di un sito archeologico tra i più importanti in Italia per come si è conservato nel corso dei secoli. Ma è l’aspetto divulgativo e interattivo, sempre all’insegna dell’assoluto rigore scientifico, che fa del parco archeologico e museo all’aperto un’autentica eccellenza. Fin da quando il progetto venne sviluppato, a partire dal 1998 in seguito a una mostra sugli scavi della terramara. Negli anni, accanto alle visite guidate, è aumentata l’offerta di laboratori e iniziative rivolgendosi sia ai bambini sia agli adulti, mentre i percorsi didattici (tre ore di coinvolgenti attività con esperti) risultano particolarmente apprezzati da insegnanti e ragazzi”.
Con il rinnovo della convenzione “vogliamo anche realizzare le condizioni per rilanciare il parco – ha annunciato Cavazza – investendo sulle attività e sulla formazione degli operatori. E’ in questo contesto che si prevede un ritocco di 1 euro alle tariffe, ferme dal 2004, che rimarranno comunque più basse rispetto a quelle di altre strutture simili in Italia”.
Il biglietto d’ingresso, quindi, nel 2017 passerà da 6 a 7 euro (da 4 a 5 per i ridotti) e lo stesso aumento è previsto anche per la didattica (da 6 a 7 euro a studente, gratuito per insegnanti, disabili e accompagnatori). “Rispetto alle scuole – ha aggiunto l’assessore – verrà approfondito il tema del costo dei trasporti che, al momento, è segnalato come il problema principale delle scuole. Siamo già intervenuti con 45 mila biglietti all’anno per il trasporto urbano assegnati alle scuole d’infanzia e primarie per le uscite didattiche, ma in questo caso si tratta di trasporti extraurbani che, anche per uscite di pochi chilometri, possono arrivare a costare più di dieci euro a testa a ragazzo”.
Il costo di gestione annuale della struttura è intorno ai 180 mila euro e la convenzione prevede la conferma del contributo di 33 mila euro all’anno da parte del Comune di Castelnuovo. “Dalla vendita dei biglietti e dei gadget, spesso realizzati dagli stessi operatori nel corso dei laboratori, si ricavano – ha spiegato Cavazza – circa 65 mila euro all’anno andando quindi a coprire il 37 per cento dei costi del parco. E il Comune continua a lavorare per intercettare risorse europee sui programmi che riguardano la promozione culturale”.
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