Accendeva e spegneva a suo piacimento il cronotachigrafo con il telecomando e in tal modo eludeva le regole sulle ore di guida e di riposo previste dal Codice della Strada per i conducenti professionali. Ma lo stratagemma è stato smascherato durante la campagna di controllo ai mezzi pesanti che la Polizia municipale di Modena svolge in modo congiunto con il Centro Mobile di revisione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
L’attività è svolta al fine di migliorare la sicurezza stradale sulle strade cittadine; i controlli, che mirano a verificare, in particolare, l'efficienza dei veicoli, il rispetto dei tempi di guida e riposo, eventuali alterazioni del cronotachigrafo e fenomeni di trasporto abusivo, si concentrano soprattutto sugli automezzi con targa straniera.
Sessanta i veicoli pesanti, tutti stranieri, fermati durante l’attività di controllo di martedì 12 aprile tra via Emilia ovest e il casello stradale di Modena nord.
Complessivamente 47 le infrazioni al Codice della strada sanzionate, dovute a inefficienze tecniche dei mezzi o alla mancata applicazione della nuova normativa relativamente alla documentazione obbligatoria per i trasporti internazionali.
Per quanto riguarda i problemi tecnici, pneumatici usurati o non omologati, ma anche problemi alle luci o ai freni sono le inefficienze più diffuse riscontrate dai tecnici della Motorizzazione che, attraverso il Centro Mobile allestito in pochi minuti, sottopongono i mezzi a una revisione straordinaria e all'ispezione tecnica dei veicoli, compresa la pesa e il programma di analisi dei cronotachigrafi, mentre gli agenti della Municipale provvedono a controllare i documenti e a contestare le violazioni accertate.
Tre gli autisti che avevano alterato il cronotachigrafo dei loro autoarticolati affinché non registrasse le ore di guida in modo da poter proseguire i loro viaggi. Oltre al conducente serbo che usava un apparecchio elettronico, con tanto di telecomando, un altro suo connazionale e un ungherese si servivano del classico trucco della calamita per eludere i periodi di riposo previsti. Per tutti e tre, dipendenti di due imprese slovacche e una serba, sono scattati il ritiro della patente e una sanzione da 1600 euro, oltre alla decurtazione di 10 punti.
Nel corso dei controlli sono state inoltre ritirate tre carte di circolazione, mentre quattro veicoli sono stati sottoposti a fermo amministrativo. La misura scatta, infatti, anche quando il conducente non provvede al pagamento della sanzione che, trattandosi di mezzi stranieri, deve avvenire immediatamente. Ed è ancora sottoposto a fermo amministrativo un autoarticolato che durante analoghi controlli svolti dalla Municipale settimane fa era stato sanzionato perché esponeva una targa falsa, riproduzione di una targa bulgara. In quel caso, l’impresa proprietaria, una ditta di Milano, ha dovuto pagare una sanzione di 5 mila euro e il mezzo è stato sottoposto a fermo amministrativo per tre mesi.
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