È il jazz modernista del chitarrista Lionel Loueke il protagonista, venerdì 8 aprile alla Tenda, della prima tappa modenese della 17ª edizione del festival “Crossroads. Jazz e altro in Emilia Romagna”. Il concerto, a pagamento (biglietto intero 12 euro, ridotto 10), inizia alle 21.30 ed è proposto nell’ambito della rassegna “Arts & jam” in collaborazione con l’associazione Muse.
“Crossroads”, il grande festival promosso da Jazz network che, con una cinquantina di concerti rappresentativi di tutte le sfaccettature del jazz, copre tutta l’Emilia Romagna, fa tappa a Modena con Lionel Loueke e, il 24 aprile, con il vocalist britannico Hugh Coltman. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0544 405666 - ejn@ejn.it.
Lionel Loueke, originario del Benin dove è nato nel 1973, salirà sul palco della Tenda di viale Monte Kosica in trio con Massimo Biolcati, basso elettrico, e Ferenc Nemeth, batteria, con i quali darà vita a un jazz peculiare, dalle sonorità ormai newyorkesi ma dalle quali traspare ancora l’origine africana.
Loueke è cresciuto in Benin, affrontando anche momenti di particolare povertà. Inizialmente attratto dalle percussioni, all’età di diciassette anni si converte alla chitarra, per la quale dimostra un talento immediato e naturale. Studia prima in Costa d’Avorio e poi, dal 1994, a Parigi. Nel 1991 si trasferisce negli Stati Uniti per frequentare il Berklee college of music e nel 2001 viene ammesso al Thelonious Monk Institute of jazz di Los Angeles. Qui fa pratica con Herbie Hancock, Wayne Shorter e Terence Blanchard. Entra in modo stabile nei gruppi di Blanchard e poi di Hancock ma suona e registra con numerosi grandi artisti. Nel 2008 esordisce su etichetta Blue Note col cd Karibu, alla testa del trio con Massimo Biolcati e Ferenc Nemeth, suoi compagni ai tempi del Monk Institute. Il più recente lavoro di questa formazione, Gaïa (ancora su Blue Note), è uscito nel 2015.
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