“A Modena la raccolta differenziata dei rifiuti a fine 2015 ha raggiunto il 61 per cento, uno dei migliori risultati in Italia tra le città analoghe alla nostra per dimensioni e popolazione. E la raccolta porta a porta integrale avviata nella zona artigianale e industriale Torrazzi dal 25 gennaio, con l’eliminazione di tutti i contenitori, ha portato a un calo degli abbandoni del 90 per cento”. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni rispondendo, durante la seduta del Consiglio comunale di giovedì 31 marzo, all’interrogazione proposta da Andrea Galli di Forza Italia. Il consigliere chiedeva “come mai Hera, di cui il Comune è tra i maggiori azionisti, non curi meglio la raccolta dei rifiuti e il decoro della città”, sottolineando in particolare “la diminuzione dei punti di raccolta dei rifiuti, per favorire un’ipotetica raccolta differenziata”, che rischia di “trasformare in un’odissea la ricerca del bidone adatto”.
Nella risposta, l’assessore Guerzoni ha ricordato che tra le azioni avviate da Hera in accordo con il Comune per riqualificare la raccolta differenziata era compreso il raggruppamento in una stessa batteria di contenitori di rifiuti diversi. In tutto il territorio comunale i contenitori sono circa 16mila e, come ha evidenziato Guerzoni, “in media la distanza da percorrere per raggiungerli è ampiamente al disotto dei 150 metri previsti dallo standard ottimale”.
Tutto ciò, ha proseguito l’assessore, non ha però eliminato completamente il fenomeno degli abbandoni che hanno molte cause, tecniche, comportamentali, sociali, e anche di sistema, derivante cioè dalle regole di altri Comuni che determinano una “migrazione” dei rifiuti lungo le principali vie di traffico. Tra le azioni volte a contrastare il fenomeno c’è l’attivazione del sistema HergoAmbiente che collega in un’unica rete informativa i cassonetti, gli operatori, i mezzi di raccolta, i centri di raccolta e tutto quanto ruota intorno alla gestione del servizio. Con questo sistema è possibile tenere sotto controllo tutte le informazioni sulle attività della catena dei servizi ambientali. Ad esempio, attraverso l’installazione sui mezzi di raccolta di un ”on board computer”, HergoAmbiente permette all’autista di inviare un segnale alla sede centrale in merito all’ubicazione del rifiuto abbandonato che fa attivare la programmazione del servizio di raccolta. Dopo una prima fase sperimentale, il sistema è entrato a pieno regime e di norma consente di raccogliere i rifiuti abbandonati nell’arco delle 48 ore, facendo calare di oltre il 70 per cento anche il numero di segnalazioni provenienti dai cittadini che arrivano al call center di Hera.
“L’Amministrazione – ha concluso l’assessore – si è infine attivata per il controllo preventivo, sia per gli errati conferimenti che per gli abbandoni fuori dall’orario di esposizione dei cartoni dei negozi, grazie alla collaborazione con le guardie ecologiche volontarie e di Legambiente, Gel e Gev, che affiancheranno gli operatori di Hera e i tecnici comunali provvedendo ad informare puntualmente la cittadinanza ed avviare il relativo iter sanzionatorio per eventuali comportamenti scorretti”.
Dopo aver chiesto la trasformazione in interpellanza, Simona Arletti (Pd) ha sottolineato che la raccolta porta a porta in centro storico “richiede cambiamenti di visione della città e di comportamenti e quindi un necessario periodo di transizione. In centro si è cercato di fare il possibile per mantenere il decoro e si continuerà a lavorare perché tutti gli interessati comprendano come deve essere fatta la raccolta”.
Nella replica, il consigliere Galli ha ribadito che “ci deve essere un rapporto di educazione nei confronti di cittadini e commercianti” chiedendo ancora se l’Amministrazione “non ritenga necessario chiedere a Hera un intervento maggiore per risolvere il problema”.
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