08/03/2016

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE / 2 – VOLTI E STORIE DIVERSI

Studenti universitari ma anche grafici, chimici, giornalisti e impiegati al Corso per Volontari promosso dal Comune. La più giovane ha 21 anni, il più vecchio 49

Si chiama Takoua, ha 21 anni ed è una studentessa modenese di origini tunisine la più giovane partecipante al Corso dei Volontari della Cooperazione Internazionale promosso dal Comune di Modena. Insieme ad altri 24 giovani, e meno giovani, dallo scorso novembre Takoua trascorre un fine settimana al mese nella sede di Overseas di Spilamberto per formarsi alla cooperazione internazionale. Insieme ai suoi compagni è infatti stata selezionata per un percorso che, attraverso laboratori e lezioni con esperti, la condurrà dalla conoscenza degli aspetti giuridico-legali a quelli economici, dall’analisi dei rapporti di dipendenza economica alle nuove prospettive come il co-sviluppo, dalla finanza etica alla mediazione sociale dei conflitti fino a fare uno stage all’estero nell’ambito di un progetto di solidarietà internazionale.

Oltre a lei, tra i corsisti ci sono altri cinque studenti universitari iscritti ai corsi di laurea dei Dipartimenti dell’Università di Modena e Reggio Emilia aderenti all’iniziativa; si tratta soprattutto di studentesse di Studi Linguistici e Culturali, Educazione e Scienze umane, Antropologia. I restanti 19 corsisti di questa singolare classe hanno profili molto diversi, tra loro anche impiegati e giornalisti, accumunati da una forte motivazione e da esperienze nel volontariato e nella cooperazione internazionale.

Si tratta per la maggioranza di donne e su 25 corsisti 18 risiedono nella provincia di Modena (ma c’è anche chi viene da Roma); hanno tutti conseguito una laurea e l’età media si aggira sui 28 anni. Ma fra loro c’è anche Stefano che abita a Mantova, di anni ne ha 49 e per lavoro si occupa di logistica per un’importante casa automobilistica anche se i temi dello sviluppo del Sud del mondo lo hanno sempre interessato. Come Nicola, di Bergamo, il quale coniuga la professione di grafico con l’attività nella associazione che ha fondato per la promozione del turismo responsabile in Togo. O come Alessandro, chimico, che dopo l’esperienza Erasmus e un dottorato in Scienze farmacologiche si sta ora appassionando al volontariato.

 

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