Un risparmio di energia pari a 600 MWh, 1.440 lampioni già convertiti dalle lampade a vapori di sodio a quelle a Led e altri 1.500 pronti per la sostituzione entro il 2016. È questo, in sintesi, lo stato di fatto della riqualificazione complessiva dell’illuminazione pubblica modenese prevista nell’ambito del nuovo contratto di servizio “MoPensaLed”, sottoscritto alla fine del 2014 dal Comune di Modena e da Hera Luce.
La prima fase di investimenti programmati, che si è chiusa con il mese di febbraio, ha interessato principalmente il centro storico, la porzione di città compresa tra la stazione dei treni e il Museo Enzo Ferrari, una parte della Sacca e il tratto di via Giardini compreso tra piazzale Risorgimento e viale Corassori (con 1.440 lampioni rinnovati). La seconda fase, per la quale sono già avviati i lavori di progettazione, riguarderà le zone delle vie Gramsci, Nonantolana, Santa Caterina e del parco XXII Aprile. Entro il 2016 salirà così a circa tremila il totale dei lampioni rinnovati dall’inizio dell’intervento.
“Il piano ‘MoPensaLed’ è stata una scelta strategica che questa Amministrazione comunale, assieme ad Hera, ha affrontato nei primissimi mesi di mandato – commenta l’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni – e ora iniziano ad essere ben visibili a tutti i cittadini i primi risultati concreti. Il nostro intento è raggiungere tutti gli obiettivi, sia ambientali che economici, previsti dal nuovo contratto di servizio. Un ulteriore vantaggio, non secondario, del passaggio ai led è che questa luce permette una maggiore sicurezza notturna e una migliore valorizzazione dello spazio urbano, a partire dal centro storico e dalle principali vie di comunicazione”
Innovazione, efficienza e risparmio sono le parole chiave a alla base di “MoPensaLed”, valido fino al 2023, che prevede la sostituzione di circa il 30 per cento di corpi illuminanti, passando dalla classica tecnologia al sodio alle più moderne lampade a Led. Complessivamente si tratta di circa 13.400 punti luce, nell’arco dei nove anni di durata del contratto, rinnovati con tecnologia Led. Un programma di innovazione strategica che consentirà importanti risparmi, soprattutto in chiave “green”. La finalità dell’iniziativa sono infatti l’efficienza energetica e il minor impatto ambientale, per garantire i quali gli interventi non si limitano alle sole lampadine, ma interessano l’intero corpo illuminante, andando ad agire su tutte le componenti che possono essere modificate nella direzione di una maggiore efficienza energetica.
In termini di minori consumi e, quindi, di minore impatto ambientale, il risultato è un risparmio pari a circa il 20 per cento per ogni punto luce. A livello aggregato significa, per quanto riguarda il solo intervento svolto sinora, un risparmio energetico annuo pari a 600 MWh e a una conseguente sostanziale riduzione delle immissioni di CO2 in atmosfera quantificabile in oltre 240 tonnellate/anno, per assorbire le quali occorrerebbero 5.200 alberi.
Oltre a benefici di carattere ambientale, la sostituzione dei lampioni al sodio con quelli a Led, che producono una luce bianca, comporterà per i cittadini anche un migliorato comfort visivo rispetto ai tradizionali lampioni, che invece si caratterizzano per una luce giallo/arancione e tendono quindi a virare i colori naturali.
I pali dell’illuminazione pubblica a Modena sono 32.023 (dato a fine 2015). Il nuovo contratto di servizio 2015-2023 stipulato con Hera Luce, migliora le condizioni di quello precedente, 2008-2012, con un costo medio previsto a palo che scende attorno ai 161 euro, per una spesa annuale a carico del Comune di 6 milioni 400 mila euro.
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