“Tenere Modena con la testa e con il cuore in Europa, per dare il nostro contributo di pace e di memoria all’Italia e a tutto il continente”. Sono le conclusione dell’intervento del sindaco Gian Carlo Muzzarelli in occasione delle celebrazioni del Giorno del Ricordo che si sono svolte oggi, mercoledì 10 febbraio, in piazzale Natale Bruni dinnanzi al Monumento dedicato ai Martiri delle foibe. Tra i partecipanti anche il prefetto Michele Di Bari e il vescovo Erio Castellucci, oltre ad autorità civili e militari.
La commemorazione, promossa da Comune e Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, si è poi spostata al Tempio dei Caduti per la celebrazione della Santa Messa e la consegna al professor Gino Malaguti dell’onorificenza “Benemerente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia”. La solennità, istituita nel 2004, commemora le vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata.
Il sindaco ha sottolineato il forte legame di Modena con quelle vicende e lo sforzo quotidiano per conservarne la memoria, ma ha anche fatto riferimento alla stagione che sta vivendo oggi l’Europa che affronta con difficoltà il tema dell’immigrazione sottolineando che “è proprio il passato ad insegnarci che quando lasciamo che prevalgano le divisioni derivano spesso dei drammi”. Per Muzzarelli, infatti, all’Italia “serve un’Europa unita e forte, capace di gestire sicurezza e migrazioni, perché soluzioni nazionali non esistono”.
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