Sarà il Consiglio comunale, nel momento in cui sarà chiamato a discutere e deliberare in materia di “Accordo di Programma” in variante alla pianificazione urbanistica, a decidere sul progetto di recupero del complesso di Sant’Agostino per il quale nei giorni scorsi i dirigenti del Comune, del ministero dei Beni culturali e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena hanno sottoscritto l’Accordo procedimentale. Lo ha sottolineato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli intervendo oggi, giovedì 18 febbraio, in Consiglio comunale per illustrare il percorso definito dall’Accordo e le novità introdotte in questa fase che raccolgono proposte e suggerimenti emersi nel dibattito degli ultimi anni: dalla digitalizzazione dei testi della Biblioteca Estense all’attenzione rivolta anche a Palazzo dei Musei per l’ampliamento della Galleria Estense e dei Musei civici, fino alle funzioni previste del complesso di Sant’Agostino dove, oltre alla Fondazione Fotografia, si ipotizza di collocare anche la Galleria civica e il Museo della Figurina.
“Sappiamo bene che resteranno divergenze e opposizioni. Alcune precostituite, altre ormai cristallizzate. Ma credo che ogni persona di buon senso – ha concluso Muzzarelli - ci dovrebbe dare atto che non siamo rimasti né fermi né sordi. Vogliamo procedere, ma abbiamo aperto ai cambiamenti ragionevoli e alle richieste fondate. Chi pensa soltanto di ostacolare e sabotare ci troverà sempre contrari. Chi vuol partecipare sinceramente a migliorare il progetto trova la porta aperta”.
Il sindaco ha ripercorso gli aspetti principali del procedimento che accorpa in un’unica sede (la Conferenza di servizi) l'approvazione della variante e il rilascio del titolo edilizio, ma “la variante agli strumenti di pianificazione – ha precisato Muzzarelli – è e resta di competenza del Consiglio comunale. Gli elaborati istruiti e condivisi in sede di Conferenza e nell'Accordo preliminare vengono sottoposti alla discussione e approvazione del Consiglio. Gli atti vengono depositati e pubblicati sul Burer, dopo di che ci sono 60 giorni per le osservazioni. Se ci sono modifiche sostanziali si torna in Consiglio, altrimenti procede la Conferenza dei servizi”.
Per Muzzarelli, quindi, tra i pregi di questo percorso c’è proprio quello di portare dibattito e decisioni in Consiglio: “Ci stiamo muovendo ricercando la massima trasparenza, pur con lo scopo mai celato di sbloccare una situazione di stallo, che rischierebbe di consegnare alla città un'altra grande occasione perduta. Con questo atto si aprono invece nuove prospettive per il recupero e la riqualificazione di una delle aree più preziose del centro storico e per il futuro della politica culturale modenese”.
La procedura individuata, inoltre, risponde alle osservazioni contenute nella sentenza del Tar e rimette “sulla giusta strada l'esame e l'approvazione del progetto firmato da Gae Aulenti e che noi consideriamo un valore aggiunto urbanistico e architettonico. Come ho già detto: rispettiamo tutte le opinioni estetiche, ma non possiamo accettare che le pur legittime opinioni di un segmento della società si trasformino in un diritto di veto e nel blocco di ogni intervento di alto profilo”.
Il sindaco ha quindi sottolineato come l’accordo con Ministero e Fondazione confermi il progetto di trasferimento e rilancio della Biblioteca Estense: “E’ un progetto studiato dai funzionari esperti del Governo, da tecnici competenti in materia e non è un capriccio di qualche politico di turno. Anche in questo caso è bene ribadire che i dirigenti delle istituzioni statali non sono dei barbari intenti a distruggere il nostro patrimonio. Siamo anzi in presenza di soluzioni che intendono offrire alla Biblioteca Estense gli spazi e le condizioni organizzative e tecnologiche più consone alla sua valorizzazione nazionale e internazionale. Da parte di Comune e Fondazione, inoltre, c'è la piena disponibilità – ha affermato Muzzarelli – a integrare il progetto con la digitalizzazione dei testi, cogliendo una delle osservazioni emerse nel dibattito di questi mesi. E' una prospettiva che non confligge in nulla con il progetto attuale e anzi lo arricchisce”.
Rispetto alle novità per Galleria Estense e Musei civici, il sindaco ha annunciato che “in vista dell'apertura della Conferenza dei servizi definiremo, in un confronto con i rispettivi Consigli e la città, le funzioni da collocare o rilanciare nel Palazzo dei Musei e nell'ex Ospedale Estense. A seguire dovremo affidare gli incarichi per tradurre i nuovi indirizzi in progetti di fattibilità”. E anche l’ipotesi del Polo per l’immagine contemporanea, che consentirà di liberare spazi a palazzo Santa Margherita per la biblioteca Delfini, sarà perfezionata nella discussione che precederà l'apertura della Conferenza dei servizi.
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