Quando era ormai evidente che il cerchio si era stretto intorno a lui, si è presentato al Comando della Polizia municipale di Modena accompagnato dal suo avvocato, l’uomo nella cui casa sono state ritrovate le chiavi dello scooter in cui erano nascosti quasi due chilogrammi di droga.
Si tratta di L.S. 31enne, di nazionalità tunisina, pluripregiudicato con numerosi precedenti per spaccio, detenzione ai fini di spaccio e concorso in spaccio, che nei dieci anni trascorsi in Italia ha collezionato sei periodi di detenzione in carcere; noto a Forze dell’Ordine e Polizia municipale che lo conosce anche come frequentatore della banda di spacciatori del centro.
Il rinvenimento della sostanza stupefacente, 1,8 chilogrammi di hashish in panetti, da cui si sarebbero potute ricavare dalle 800 alle 1000 dosi, nascosti sotto la sella dello scooter mentre altri 50 grammi di hashish pronta per la vendita erano nel cruscotto, è avvenuto a conclusione di una lunga attività d’indagine del Nucleo Problematiche del Territorio che teneva d’occhio la zona del Villaggio Giardino, nell’ambito di azioni di contrasto allo spaccio di droga destinata anche a giovanissimi. Un’attività di indagine a cui hanno contribuito anche le segnalazioni di cittadini collaborativi.
Durante i controlli di mercoledì 30 novembre, individuato uno scooter sospetto parcheggiato nell’area di sosta in un tratto di strada chiuso di via Keplero, tra un camper e un veicolo che lo sottraevano alla vista dei più, gli agenti hanno portato sul posto l’unità cinofila e il cane Axel ha segnalato con insistenza lo scompartimento sotto la sella dello scooter.
Nella bella casa in cui il pluripregiudicato vive con moglie e figlio, un appartamento in una palazzina residenziale per altro già sottoposta all’attenzione delle Forze dell’ordine, gli agenti della Municipale hanno trovato le chiavi dello scooter, che era stato rubato mesi prima dal garage di una persona residente in altra zona, e hanno quindi recuperato il grosso quantitativo di hashish probabilmente destinato non solo alla vendita al dettaglio ma anche al mercato degli spacciatori.
Nella serata di giovedì 1 dicembre, il tunisino, che risulta aver avviato le pratiche per ottenere il permesso di soggiorno per motivi familiari, si è presentato al Comando di via Galilei dove non ha saputo spiegare la presenza delle chiavi del motorino in casa sua. È stato quindi denunciato per ricettazione e detenzione ai fini di spaccio; sarà ora l’Autorità giudiziaria a decidere come procedere nei suoi confronti.
Azioni sul documento