Un filo tra passato e futuro, i protagonisti di un modo di stare insieme tra generazioni diverse che passa attraverso il racconto e il lavoro manuale. Sono gli oltre cinquanta nonni volontari che, tramite le associazioni a cui appartengono o l’impegno individuale, anche in quest’anno scolastico si recheranno in un centinaio di classi di ogni ordine e grado coinvolgendo oltre duemila studenti di età molto diverse, dalla scuola d’infanzia sino alle superiori. Un’attività che si ripete da anni nell’ambito degli itinerari didattici Scuola-Città, le proposte didattiche per le scuole a cura del Centro Memo del Comune di Modena.
Una rappresentanza dei nonni volontari ha incontrato in Municipio, nel pomeriggio di mercoledì 14 dicembre, il sindaco Modena Gian Carlo Muzzarelli che, in occasione delle festività natalizie, ha voluto porgere loro un augurio e un ringraziamento particolare anche con il dono di un volume sulle botteghe storiche modenesi. “Il vostro è un compito fondamentale – ha affermato il sindaco – per educare i nostri ragazzi al senso della comunità, per trasmettere il senso delle regole dello stare insieme. Date un esempio importante perché quando saranno cresciuti si ricorderanno che vi siete messi gratuitamente al loro servizio e quindi al servizio di tutta la comunità modenese”.
All’incontro erano presenti volontari del Coro delle mondine di Nonantola, dell’associazione L’incontro, Clessidra, dell’Ancescao che gestisce gli Orti per anziani dove gli alunni imparano a conoscere la stagionalità di quanto mangiano e i processi di coltivazione e della Libera Università dell’autobiografia che nelle classi porta un percorso dedicato alle storie personali in un rapporto di reciprocità tra generazioni e secoli diversi. I tanti itinerari proposti ogni anno alle scuole, con percorsi trasversali tra gli assessorati alla Scuola, al Welfare e le associazioni, si muovono infatti su due filoni: uno legato al percorso scientifico, l’altro storico, sociale.
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