È dedicato al tema dei beni confiscati alle mafie il secondo incontro del "Corso di formazione a supporto di una rete provinciale per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e la promozione della cultura della legalità", che si svolge sabato 15 ottobre dalle 9.30 alle 13 nella Sala del Consiglio a Palazzo Comunale di Modena, in piazza Grande.
La giornata, intitolata “Beni confiscati: tra risorsa sociale e problema gestionale”, sarà introdotta da Andrea Bosi, assessore del Comune di Modena alla Promozione della legalità. In programma la trattazione di argomenti relativi alle procedure di assegnazione e riutilizzo dei beni confiscati da parte dei Comuni, alle interdittive antimafia, alle buone prassi e problematicità, alla mappatura dei beni confiscati in regione e provincia, al valore sociale e simbolico del riutilizzo dei beni confiscati.
La professoressa Stefania Pellegrini, del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Bologna svolgerà una relazione sul quadro dei beni confiscati sul territorio emiliano romagnolo, mentre delle possibilità di azione degli Enti locali tratterà la relazione dell’avvocato Lucio Guarino, segretario generale e già direttore del consorzio Sviluppo e Legalità. “Valore simbolico dei beni confiscati. Buone e cattive prassi” è, infine, il titolo dell’intervento di Tatiana Giannone di Libera, settore beni confiscati .
Il corso è rivolto principalmente ad amministratori pubblici, dirigenti e dipendenti di Enti locali e altri Enti pubblici, ma è aperto anche alle varie componenti del tessuto sociale ed economico (sindacati, insegnanti, associazioni economiche, associazioni di volontariato, professionisti, operatori di polizia).
L'incontro formativo è una delle azioni del progetto “Labalt - Laboratorio appalti, Legalità e Trasparenza” cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna.
Informazioni on line (www.comune.modena.it/politichedellesicurezze).
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