La riorganizzazione della rete scolastica statale, elaborata considerando la situazione degli edifici scolastici esistenti, la loro distribuzione territoriale e le effettive previsioni demografiche, accoglie l’orientamento assunto dalla Regione Emilia Romagna per favorire i curricula verticali, e quindi la continuità. Inoltre, il piano sviluppa un modello introdotto solo parzialmente lo scorso anno scolastico, l’estensione a tutte le istituzioni scolastiche è una delle prerogative per il raggiungimento degli obiettivi della riorganizzazione.
La proposta di modifica discussa in Commissione servizi è formulata conseguentemente al percorso di confronto che si è sviluppato in queste settimane con le quattro istituzioni scolastiche contrarie alla riorganizzazione deliberata, a favore della quale si sono da subito espresse le restanti otto.
Il tavolo di confronto si è articolato in diversi incontri a cui hanno partecipato i dirigenti scolastici, una rappresentanza dei docenti e dei genitori delle quattro istituzioni scolastiche, la dirigente dell’Ambito territoriale di Modena dell’Ufficio scolastico regionale e dirigenti del settore Istruzione del Comune.
La rappresentanza del 1° Circolo (a cui fa capo la primaria Buon Pastore che entrerà a far parte del 6° Comprensivo con la Lanfranco) inizialmente contrario, si è successivamente espresso a favore del piano sottolineando anzi la necessità di procedere al più presto “consapevoli delle difficoltà di gestione che l’istituzione di soli tre comprensivi ha comportato”. La stessa autonomia scolastica ha chiesto che siano tenute in considerazione alcune istanze come l’accompagnamento al periodo di creazione dei Comprensivi e la considerazione dei percorsi di accesso alle scuole nel formulare gli stradari, l’attenzione alle iscrizioni prima di accettare richieste di trasferimenti e l’impegno che la Mattarella sia completata nei tempi previsti.
Diverse sono state, invece, le proposte e le richieste avanzate dalle tre restanti autonomie scolastiche. Alcune delle osservazioni emerse dal confronto sono state condivise e previste nella proposta di modifica della delibera. Altre richieste sono state considerate e analizzate, ma non si è potuto recepirle perché confliggevano tra loro o coinvolgevano altri istituti scolastici, per altro favorevoli al piano già approvato, rischiando di impattare su diversi Comprensivi in formazione, come la proposta del 7° Circolo didattico di mantenere insieme le scuole primarie S.G Bosco/M. Grappa e Graziosi Carbonieri. O come la proposta del gruppo di lavoro delle Lanfranco di dividere la primaria Rodari lasciando due sezioni con le Carducci e due con le nascenti Mattarella e andando a costruire un Comprensivo di poco più di 600 studenti, appena sopra la soglia minima consentita per garantire una dirigenza. O infine, come la proposta dell’attuale Istituto Comprensivo 3 (che ruota intorno alla Carducci) di costruire il 10° Comprensivo dividendo la secondaria di primo grado Ferraris che per altro non era presente al tavolo.
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