Sono stati numerosi, nel corso degli anni, i tentativi di definire progetti di supporto alla famiglia Ahmetovic finalizzati all'integrazione, a fronte della complessità di una situazione caratterizzata da vari precedenti di natura penale e garantendo risposta ai bisogni espressi dai diversi componenti, adulti e minori. Lo precisa il Comune di Modena in relazione alle notizie pubblicate in questi giorni e sottolineando di apprezzare la rete di solidarietà che si è attivata intorno al nucleo familiare.
Presenti in modo saltuario sul territorio comunale nei primi anni Novanta, a favore dei signori Ahmetovic sono stati attivati in seguito interventi di tutela sanitaria, tutela dei minori, regolarizzazione amministrativa, supporto socio-educativo per sostenere l'integrazione e l'autonomia dei diversi componenti, anche grazie alla stretta collaborazione di diverse associazioni e gruppi di volontariato.
Dal 2010 la continuità della presa in carico ha previsto una prolungata accoglienza residenziale in strutture del Comune (in particolare, in via Nonantolana 1291) e l'erogazione di contributi per il mantenimento. Nel corso degli ultimi due anni, però, sono venute meno le premesse progettuali e si è avviato un percorso di uscita dall'alloggio, concordato con il nucleo familiare, e di integrazione su un altro territorio. In questo contesto è stata valutata anche la possibilità di fornire aiuto per la cauzione di un alloggio reperito sul mercato o di verificare ipotesi di prestito sociale a conclusione del percorso di sostegno e aiuto.
La revoca della concessione d'uso dell'alloggio assegnato si è resa necessaria a fronte dei comportamenti fortemente inadeguati del nucleo assegnatario e del nucleo familiare allargato con diverse segnalazioni delle Forze dell’ordine per la presenza di persone non autorizzate nei pressi della struttura, con atteggiamenti di disturbo alla quiete pubblica e danneggiamenti di proprietà private, oltre che di strutture del Comune.
L’amministrazione comunale ha quindi avviato un procedimento di rilascio dell’alloggio definendone i tempi con la famiglia, anche per garantire la conclusione di misure alternative al carcere che hanno coinvolto diversi componenti del nucleo familiare. In prossimità della data concordata per il rilascio dell’alloggio, però, si è verificato l’incendio dell’appartamento. Il Comune ha inviato la documentazione relativa all’episodio alla Procura della Repubblica in quanto non sono escluse cause dolose.
Il nucleo familiare, infine, risulta proprietario di un immobile fuori Modena risulta ai servizi comunali che diversi familiari abbiano collocazioni adeguate (anche fuori dal territorio modenese) per garantire un’eventuale ospitalità.
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