C’è tempo fino alle 13 di lunedì 21 marzo per presentare domanda per la concessione dei locali comunali di via Nicolò dell’Abate 66 per un periodo di 10 anni.
Il Comune di Modena, dopo una prima assegnazione temporanea degli spazi al piano terra e il completamento dei lavori di ristrutturazione nella parte restante di edificio, ha pubblicato (all’Albo Pretorio e sul sito www.comune.modena.it/bandi) il bando per l’assegnazione dei locali dell’intera porzione di immobile, costituito da piano terra e primo, per una superficie complessiva di 1.830 metri quadrati. L’obiettivo rimane la riqualificazione del comparto con l’insediamento di funzioni e attività di diverso genere, capaci di richiamare pubblico, sollecitare partecipazione e aggregazione, e rendere il tessuto urbano limitrofo più vissuto.
L’affidamento degli spazi, che avverrà tramite selezione pubblica secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, avverrà sulla base di una proposta progettuale valutata da apposita Commissione che assegnerà un massimo 20 punti per l’offerta economica e di 80 per l’offerta tecnica sulla base dell’efficacia e qualità della proposta relativa alla gestione culturale e imprenditoriale (di cui massimo 45 per la programmazione di servizi e attività commerciali e imprenditoriali, e di 35 per la programmazione di attività culturali, sociali e d’intrattenimento). Un apposito spazio dovrà essere riservato alla collocazione di schermi informativi da parte dell’Amministrazione per la diffusione di contenuti di comunicazione pubblica.
Le proposte progettuali dovranno quindi riguardare un mix di attività, con particolare riferimento a quelle di natura commerciale, come ad esempio servizi di ristorazione, sala conferenza, showroom per la presentazione di prodotti commerciali, e ricreative/culturali e sociali rivolte al pubblico, come mostre d’arte, proiezioni video, conferenze/dibattiti, workshop, oltre ad attività di intrattenimento quali spettacoli musicali, teatrali, laboratori di espressività e creatività, performance. L’organizzazione delle attività potrà avvenire tramite definizione di nuovi format anche legati a esperienze italiane ed europee, come il co-working con l’utilizzo di spazi attrezzati a uffici e adibiti alla locazione per periodi più o meno brevi, la possibilità di condivisione di know how, la circolazione di idee e persone tra imprenditori e liberi professionisti o soggetti del Terzo settore, l’utilizzo di spazi in comune (ad esempio la sala riunioni), o modalità che consentano il networking tramite l’utilizzo di spazi di lavoro condiviso rivolti a creativi, imprenditori sociali, professionisti dell’innovazione.
L’affidamento della gestione dell’immobile sarà assegnata a un unico soggetto, capace di rappresentare eventualmente una pluralità di soggetti coinvolti nella gestione dei locali (imprese, Terzo Settore), che si farà carico di tutti i costi di gestione e riconoscerà al Comune un canone di affitto su base annuale offerto in sede di gara a partire dalla base d’asta di 126 mila euro. Tale canone verrà ridotto in proporzione alla pubblica utilità delle funzioni previste, sulla base della natura delle attività proposte, fino a un massimo del 50 per cento per i soggetti commerciali e del 90 per cento per soggetti appartenenti al volontariato e all’associazionismo, come previsto dal Regolamento comunale. Potranno partecipare alla selezione soggetti commerciali in forma d’impresa (società, imprese, ditte individuali e altro) e Ats (Associazioni temporanee di scopo) costituite da soggetti commerciali e appartenenti al Terzo Settore.
L’offerta dovrà essere consegnata a mano al Servizio Patrimonio in via Santi 40 o tramite Posta elettronica certificata all’indirizzo politichepatrimoniali@cert.comune.modena.it.
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