11/09/2015

IL CAPO DELLA POLIZIA SARÀ CITTADINO ONORARIO DI MODENA

Riconoscimento a Pansa per l’impegno in occasione di terremoto ed esondazione del Secchia. Consiglio comunale in programma lunedì 21 settembre

Modena attribuirà la cittadinanza onoraria al capo della Polizia di Stato Alessandro Pansa come forma di riconoscimento per gli interventi realizzati in occasione del terremoto del maggio 2012 e, poi, a distanza di meno di due anni, dopo l’esondazione del fiume Secchia del gennaio 2014, oltre che per l’impegno quotidiano a favore di legalità e sicurezza. Come hanno sottolineato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e la presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti nella lettera inviata a Pansa nelle scorse settimane, in quelle due occasioni “la reazione della popolazione e delle istituzioni è stata per molti versi esemplare e non c’è dubbio che la Polizia, insieme agli altri Corpi dello Stato e alla Protezione civile, ha saputo distinguersi per impegno, professionalità e tempestività sia nell’opera di tutela della legalità e della sicurezza che nell’aiuto alle popolazioni colpite”.

Il Consiglio comunale per il conferimento della cittadinanza al capo della Polizia è stato convocato per lunedì 21 settembre, alle 9.30. Alessandro Pansa ha accolto la proposta avanzata dal sindaco e dalla presidente del Consiglio sottolineando di farlo “in rappresentanza delle donne e degli uomini della Polizia di Stato” e ha evidenziato come la popolazione modenese “ha saputo distinguersi, anche in queste drammatiche circostanze, reagendo con grande forza alle calamità che l’hanno così duramente colpita”.

Scrivendo a Pansa, Muzzarelli e Maletti avevano ricordato come la Polizia di Stato, di concerto con tutte le altre forze di Polizia, si fosse “particolarmente distinta nelle attività di soccorso, che nel caso dell’alluvione ha richiesto una significativa attività specialistica, nonché delle azioni di pattugliamento stradale, prevenzione e repressione dello sciacallaggio, monitoraggio e  controllo dei campi di accoglienza e successivamente dei moduli abitativi provvisori allestiti nei principali comunica del sisma. La collaborazione con le istituzioni locali prosegue tuttora e soprattutto proseguono – hanno scritto Muzzarelli e Maletti – le attività investigative coordinate dalla Magistratura per contrastare ogni tentativo di infiltrazione di stampo mafioso nell’opera di ricostruzione in corso”.

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