Sono 61 le candidature presentate regolarmente al Comune di Modena per la nomina da parte del sindaco Gian Carlo Muzzarelli di quattro componenti del Consiglio di indirizzi della Fondazione Cassa di risparmio di Modena. Lo ha comunicato lo stesso sindaco intervenendo in Consiglio comunale oggi, giovedì 10 settembre, dopo che alle 13 è scaduto il termine per la presentazione delle candidature. La candidature sarebbero state 63, ma due non sono state accettate per carenza di documentazione e difformità rispetto al bando.
Il sindaco Muzzarelli ha annunciato che ora verrà avviato il percorso per la verifica sul possesso, da parte dei candidati, dei requisiti richiesti dall’avviso pubblico e dallo Statuto della Fondazione la quale, dopo la designazione che deve avvenire entro il 25 settembre, effettuerà la verifica finale di sua competenza. In particolare, oltre ai requisiti di professionalità e onorabilità, si prevede l’incompatibilità con gli organi dell’istituto delle persone che ricoprono a qualsiasi livello ruoli di direzione politica di partiti o movimenti politici, eletti nelle istituzioni e amministratori pubblici, dirigenti e dipendenti degli enti preposti alla designazione dei candidati, dei dipendenti della Fondazione, coniugi e parenti fino al secondo grado; nonché degli amministratori, dirigenti e dipendenti di società controllate dalla Fondazione o di soggetti destinatari per legge di finanziamenti della Fondazione medesima. Dirigenti politici, eletti nelle istituzioni e amministratori pubblici possono essere designati e nominati a condizione che il loro incarico sia cessato da almeno 24 mesi.
Da un primo esame delle candidature emerge che sono 46, su 61, i candidati che hanno sottoscritto la dichiarazione di intenti in cui affermano di conoscere lo statuto della Fondazione e condividerne le finalità; di conoscere e sostenere il programma di mandato del sindaco e il Patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva di Modena e del suo territorio; così come di considerare come importanti elementi di riferimento per lo sviluppo della città gli atti di programmazione votati dal Consiglio comunale. Nella dichiarazione d’intenti, inoltre, si afferma di condividere i principi di buon governo della cosa pubblica cui fa riferimento l'amministrazione comunale, operando costantemente per la legalità, la trasparenza, l'efficienza e la partecipazione democratica; e di condividere la necessità di coordinare le politiche di tutti gli enti a partecipazione pubblica o con finalità di interesse pubblico che a vario titolo intervengono sul territorio.
Con la dichiarazione d’intenti, infine, i candidati si impegnano a presentare al termine del mandato una relazione sull’attività svolta e di essere disponibili a partecipare, su richiesta del sindaco, a periodici incontri di confronto sull’attività dell’ente con i consiglieri comunali, nelle forme che saranno di volta in volta definite, fatte salve le autonomie statutarie e di legge.
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