Il secondo episodio di “Figurine di gusto”, dedicato al concetto di “trasformare” inaugura il 18 settembre al Museo della Figurina di Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande a Modena, e sarà visitabile gratuitamente fino al 21 febbraio 2016.
Il titolo completo dell’esposizione è “Trasformare. Industria alimentare e tradizione in un secolo di immagini” e, come già la prima sezione, il percorso espositivo prende il via e rappresenta una serie di cambiamenti sociali ed economici importanti di cui le figurine offrono un efficace riflesso.
“L'industria conserviera – spiegano i curatori - nacque per stabilizzare i consumi, e da quel momento il destino dell'uomo non fu più regolato dalle stagioni: estratto di carne, biscotti in scatola, surrogati cambiarono la storia dell'alimentazione”.
La mostra ripercorre, infatti, i momenti salienti che hanno cambiato consuetudini e tradizioni secolari, soprattutto tra il 1880 e la Prima Guerra Mondiale, e lo fa attraverso aneddoti, ricette, i diversi tipi di coltivazione nel mondo, ma anche immagini che propongono “cibi di strada”.
Durante i tre giorni del “festivalfilosofia”, dedicato quest'anno al tema “ereditare”, sarà possibile visitare entrambe le mostre (la prima sezione è alla Palazzina dei Giardini Ducali aperta per il festival dalle 10 alle 24) e intrecciare così le suggestioni di “assaporare” e “trasformare”.
Anche il catalogo, edito da Franco Cosimo Panini, attraverso più di 700 immagini, permette una lettura unitaria delle due mostre. Ai testi di Alberto Capatti, che ha messo a fuoco le nozioni chiave di un sapere e di un immaginario alimentare che sta alla base della nostra civiltà, si abbina un saggio storico-artistico a cura di Elena Fava che si focalizza su come le figurine e i materiali affini abbiano interpretato in maniera originale il tema alimentare.
Azioni sul documento