A Pordenone per “La fotografia francese del Novecento”, a Milano nella mostra “La fotografia futurista”, a Pescara per “Qui non si canta al mondo delle rane”. Alcune opere delle collezioni della Galleria civica di Modena e del Fondo Don Casimiro Bettelli, che l'istituto ha avuto in comodato dalla Curia, saranno esposte prossimamente in diverse mostre allestite in Italia. E queste collaborazioni hanno consentito in alcuni casi di finanziare restauri sulle opere oggetto del prestito.
Due immagini di Lucien Clergue, recentemente scomparso, “Pablo Picasso, Camargue anni 60” e “Linguaggio della sabbia: dune della Camargue” del 1972, e due di Marc Riboud, “Nepal durante il monsone”, del 1956 e “La festa di Aburi”, (Ghana 1960), tutte appartenenti al fondo Franco Fontana della Galleria civica, saranno in mostra dal 24 luglio al 27 settembre nelle sale espositive della Provincia di Pordenone per “La Fotografia francese del Novecento”. L’esposizione, che vanta fra i protagonisti tutti i grandi nomi della fotografia francese dalle origini a oggi, è frutto della collaborazione tra istituzioni e gallerie italiane ed estere tra cui Château d'Eau di Tolosa, le gallerie Paci Contemporary e Minini di Brescia, Fratelli Alinari di Firenze, Fondazione Lartigue, e ha il patrocinio del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e di Catherine Colonna, ambasciatrice di Francia in Italia.
È esposta invece fino all’1 novembre 2015 alla Galleria Carla Sozzani di Milano in occasione della mostra "Fotografia Futurista" a cura di Giovanni Lista, la celebre immagine di Anton Giulio Bragaglia “Salutando” (fotodinamica, 1911) che fa parte della Raccolta di fotografia del museo modenese, fondo Franco Fontana. Già in prestito alla mostra "Futurismo 1909-2009. Velocità + Arte + Azione", curata da Giovanni Lista e Ada Masoero a Milano, e al Guggenheim di New York lo scorso anno per la mostra "Italian Futurism, 1909-1944: Reconstructing the Universe", l'immagine costituisce l'evento fondativo del fotodinamismo dei fratelli Bragaglia, che concepirono la fotografia del movimento come energia in atto e colsero la vita “nel suo apparire rapido e fugace”. Nel luglio 1911 Anton Giulio spedì da Frosinone la fotodinamica "Salutando" nella quale un uomo di profilo accennava un rapido inchino di saluto, ripreso fino alla metà del busto, in un'immagine che rivela già l'intenzione di rendere lo svolgersi dinamico e continuo del gesto. Con il fotodinamismo dei fratelli Bragaglia la fotografia, come prima la pittura, supera in senso avanguardistico il limite della rappresentazione.
Fa parte della collezione Don Casimiro Battelli, in comodato alla Galleria civica di Modena, l'opera di Pino Pascali “Studio per balena” (1967), che sarà esposta dal 24 luglio al 5 settembre al Museo delle Genti d'Abruzzo di Pescara, nell'ambito della mostra "Qui non si canta al mondo delle rane", a cura di Andrea Bruciati. Il progetto organizzato dal network per l'arte contemporanea Arteincentro è articolato su tre sedi, ciascuna delle quali propone un nucleo dedicato rispettivamente a Gino De Dominicis, Gina Pane e Pino Pascali, affiancati ad artisti emergenti italiani.
Alcune di queste collaborazioni sono state l'occasione per finanziare importanti restauri sulle opere oggetto del prestito. Il Craf, Centro Ricerche e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo, Pordenone, ha sostenuto il restauro delle due fotografie di Lucien Clergue, mentre Aria - Fondazione Industriale Adriatica si è fatta carico del restauro della carta di Pino Pascali.
Cinque fotocollage di Franco Fontana, “Premiata Salumeria Nuova York” (1999, fondo Franco Fontana), sono visibili fino al 19 luglio nella mostra allestita nella Chiesa di San Carlo "Il gusto della contaminazione. Percorsi di stile nelle arti italiane", curata da Pietro Cantore e Sonia Veroni, a cura di Modenamoremio.
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