09/07/2015

MOSTRA / 1 – “SARÁ UN VIAGGIO NELL’ARTE CONTEMPORANEA”

Il vice sindaco Cavazza risponde a interrogazioni di M5S e FI sull’esposizione “Il manichino della Storia”: “Potremo ammirare 90 capolavori da collezioni private”

Un percorso tra 90 capolavori dell’arte contemporanea internazionale, realizzate da 45 artisti, “in un viaggio coinvolgente tra stili e movimenti che hanno caratterizzato gli ultimi trent’anni: dal Concettualismo alla Transavanguardia, dal Neo-espressionismo all’Astrattatismo, fino alla Figurazione e all’Iperrealismo, solo per fare qualche esempio, tutte opere che potremo ammirare eccezionalmente perché, facendo parte di collezioni private, normalmente non sono visibili al pubblico”. Lo ha affermato il vice sindaco di Modena e assessore alla Cultura Gianpietro Cavazza rispondendo in Consiglio comunale a interrogazioni del Movimento 5 stelle e di Forza Italia sulla mostra in fase di realizzazione “Il manichino della Storia. L’arte dopo le costruzioni della critica e della cultura” che sarà inaugurata il 18 settembre nell’ambito del Festival Filosofia e rimarrà aperta, all’ex Manifattura Tabacchi, fino al 31 gennaio 2016.

Le domande poste dai consiglieri del M5S, illustrate da Elisabetta Scardozzi, erano relative ai costi e all’organizzazione della manifestazione, mentre il capogruppo di Forza Italia Andrea Galli ha chiesto chiarimenti sull’affitto della sede, sul ruolo della Galleria Civica e sulle analogie con una mostra del 1998 dedicata all’Arte contemporanea nelle collezioni private modenesi.

“Le opere che vedremo in mostra – ha esordito Cavazza rispondendo a una delle domande di Galli – sono diverse da quelle che il consigliere ha potuto ammirare quasi vent’anni fa. Il curatore Richard Milazzo sta completando il quadro delle opere e, insieme ai tecnici della Galleria Civica, il progetto di allestimento: al massimo potranno essercene un paio già esposte a Modena e sicuramente varrà la pena tornarle ad ammirare in un percorso che parte dalle opere di artisti internazionali presenti nelle collezioni private modenesi per sviluppare un ragionamento sul rapporto tra arte e mercato, moda, critica e cultura. Di questo si sta occupando il curatore, né io né il sindaco, infatti, abbiamo l’ambizione di dirigere la Galleria Civica per la quale, come detto in più occasioni, avvieremo presto un percorso per la nomina del direttore tenendo conto della prospettiva di maggiore integrazione, a cui stiamo lavorando, tra Civica, Fondazione Fotografia e altri soggetti impegnati nell’arte visiva”.

Rispetto all’affitto degli spazi dove verrà realizzata la mostra, Cavazza ha confermato l’intenzione del Comune di utilizzare quell’area di 500 metri quadrati per attività espositive in attesa di avere a disposizione il complesso di Sant’Agostino: “Il costo è di 50 mila euro all’anno e l’affitto è per sei anni, con possibilità di recedere anche prima. Ci confronteremo con il mondo culturale per definire le attività da programmarvi, restituiamo alla città un bel luogo, carico di storia, che rappresenta un pezzo importante dell’identità cittadina e sono convinto che diventerà presto un punto di riferimento per valorizzare progetti artistici, l’attività degli istituti culturali, la creatività dei giovani”. E a proposito di giovani, Cavazza ha confermato che il Comune sta lavorando per definire un bando rivolto a giovani artisti per offrire loro occasioni di visibilità.

I costi della mostra, 550 mila euro suddivisi sui bilanci 2015 e 2016 e comprendenti anche il compenso al curatore Milazzo (48 mila euro), saranno sostenuti dal Comune, grazie alle risorse eccezionali programmate per l’anno di Expo con un pacchetto di iniziative che, con lo slogan “Modena, dove tutto diventa arte”, può contare anche sul contributo della Regione (complessivamente è di 300 mila euro lo stanziamento a sostegno degli interventi programmati a Modena), di istituti bancari, di privati, della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, così come di Apt per ciò che riguarda la promozione. “In questo modo – ha aggiunto Cavazza – le risorse destinate alla programmazione culturale del Comune sono state sostanzialmente confermate e questa iniziativa va ad arricchire l’offerta di un anno assolutamente straordinario per la valorizzazione del nostro territorio, partendo da Expo per guardare oltre Expo avviando un vero e proprio piano di promozione per Modena”. In particolare, con una delibera di maggio sono già stati impegnati 250 mila euro sul bilancio 2015 e 100 mila euro sul 2016, mentre “gli altri provvedimenti saranno definiti dopo la variazione di luglio”.

Il biglietto della mostra, ha annunciato l’assessore, sarà a pagamento, “tra i 5 e i 6 euro, prevedendo sconti e gratuità per determinate categorie e giornate. In particolare l’ingresso sarà gratuito durante il Festival Filosofia e l’ultimo giorno della mostra, il 31 gennaio, festa di San Geminiano”.

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