“Il Servizio veterinario Ausl, competente per le verifiche sullo stato sanitario e di benessere nelle strutture di ricovero animali, controlla regolarmente tutti i gatti ospitati al gattile di Modena, compresi quelli da sequestro, e dai vari controlli effettuati non è risultata alcuna irregolarità”.
Lo ha detto l’assessore all’Ambiente del Comune di Modena Giulio Guerzoni, nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 2 luglio, in risposta all’interrogazione del M5s sulla situazione inerente il gattile. Il capogruppo Luca Fantoni, illustrando l’interrogazione, ha chiesto se sono stati effettuati “seri e approfonditi controlli all’interno del gattile per verificare la reale condizione dei gatti”. L’interrogazione faceva riferimento in particolare al sequestro di gatti avvenuto nel 2012 dalla “struttura” della signora Iolanda Marchetti per le condizioni in cui erano tenuti e riporta una dichiarazione della responsabile sanitaria del gattile di Marzaglia che descrive come “precaria” la situazione dei gatti, “tanto da far ritenere la loro attuale condizione persino peggiore di quella che avevano in precedenza”.
Guerzoni ha spiegato che “negli anni 2012-2013-2014, come previsto dalla legge regionale, all’interno del gattile sono stati effettuati tre controlli all’anno, un controllo annuale sul corretto utilizzo in deroga di sottoprodotti di origine animale per l'alimentazione degli animali ricoverati e, nel 2013, un sopralluogo per verificare il corretto utilizzo del farmaco, controllo che avviene ogni tre anni. Nel 2015 – ha aggiunto – l’ultimo monitoraggio presso la struttura, svoltosi con la forma dell’audit, è avvenuta il 19 giugno”.
L’assessore ha chiarito che “i gatti di proprietà della defunta signora Marchetti, in quanto oggetto di sequestro, erano stati collocati in un reparto separato rispetto al normale ricovero di tutti gli altri gatti e tali recinti ne garantivano il benessere. Gli animali sequestrati rimangono animali di proprietà, anche se sotto sequestro – ha precisato Guerzoni – e come tali vanno custoditi fino alla decisione dell'ente che ha effettuato il sequestro, che sia restituzione o confisca, in una sede isolata per evitare ad esempio che lotte con i gatti del gattile possano procurargli ferite. Nel dettaglio – ha proseguito – i gatti sequestrati dalla signora Marchetti non erano mai stati visitati da un veterinario, quindi non era possibile metterli a contatto con gli altri ospiti della struttura anche per il rischio sanitario di far ammalare l'intera popolazione del gattile”.
La struttura comunale, attualmente gestita dall’associazione Protezione del gatto, è autorizzata a ospitare 250 animali, ma attualmente ve ne sono 93, in quanto rappresenta solo un punto di ricovero per gatti in attesa di adozione o per quelli che non possono essere reimmessi in colonia a causa di patologie o abitudini domestiche. “A differenza del canile – ha affermato Guerzoni – il gattile non è un obbligo di legge, ma a Modena c’è sempre stata sensibilità e consapevolezza che questo tipo di struttura sia utile. A tal proposito – ha aggiunto – dalla scorsa consiliatura, questa Amministrazione ha ereditato e confermato, con tanto di contributo della Regione, la scelta di realizzare il nuovo gattile in via Pomposiana, nelle adiacenze della casa colonica del Polo ambientale di Marzaglia. Sul primo stralcio è già stata fatta la gara dal settore Lavori pubblici e si sta attendendo di firmare il contratto con gli aggiudicatari. La capienza della futura struttura sarà definita dopo la valutazione dell’Ausl”.
Nella replica, il consigliere Fantoni ha espresso nuovamente perplessità sulle dichiarazioni a suo tempo rilasciate dalla responsabile sanitaria del gattile e ha chiesto “che venga mantenuta alta l’attenzione rispetto al gattile, visto quello che abbiamo appena passato”.
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