04/06/2015

L’INFORMATICA È AL FEMMINILE / 2 – BAMBINE DIGITALI

Dalla conoscenza al making, il saper fare. Dopo l’esperienza dei laboratori Coderdojo, da settembre il Comune sarà tra i promotori di “Girls code it better”

Chattano, usano quotidianamente i social network per contattare amici, scambiarsi e cercare informazioni, scaricare musica e immagini esattamente come i coetanei maschi, ma fino ad oggi non sono molte le ragazze che si sono applicate veramente allo sviluppo dei prodotti informatici. Eppure in fatto di potenzialità e creatività, assicurano gli esperti, non hanno nulla da invidiare ai colleghi dell’altro sesso.

Per avvicinare i bambini all’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie, da oltre un anno il Comune di Modena, che da molto più tempo contribuisce all’alfabetizzazione informatica dei giovani e promuove i corsi d’informatica per over 55 enni, collabora a CoderDojo, il progetto internazionale basato sull’open source che consente a bimbi dai 7 agli 11 anni di creare storie interattive e animazioni grazie un linguaggio di programmazione semplice e divertente.

Dal prossimo anno scolastico il Comune collaborerà anche a “Girls code it better”, un progetto di orientamento di Men at Work, l’Agenzia per il lavoro, lanciato con lo scopo di avvicinare il prima possibile le ragazze al digitale e alla programmazione informatica. “Girls code it better” è rivolto a ragazze delle scuole medie che non vogliono lasciare tutta la tecnologia in mano ai maschi e desiderano imparare come si programma un gioco, come si crea una app, da cosa nasce un social network e come si può far interagire un piccolo robot. Durante quest’anno scolastico nella regione Emilia Romagna sono state coinvolte nel progetto cinque  scuole secondarie di primo grado, tra cui anche le Marconi di Modena, dove i laboratori si sono connotati per la dimensione legata al saper “fare”. Le ragazze hanno infatti operato con un controller Arduino per sperimentare come con il computer, attraverso un software, si possono controllare oggetti o funzioni. Dal prossimo anno scolastico l’Amministrazione comunale che collaborerà al progetto,  riserverà ai più giovani anche un’apposita sezione del concorso Il Pinguino d’oro. Alla base c’è la convinzione che bambine e ragazze abbiano tutte le potenzialità necessarie per applicarsi con successo all’informatica, ma meno occasioni per farlo.

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