Sono 82 le osservazioni presentate dopo l’adozione della Variante al Piano operativo comunale (Poc) e al Regolamento urbanistico edilizio (Rue), di cui 21 da proprietari soggetti a vincoli di esproprio e 11 richieste di variante sopraggiunte nel frattempo e trattate come osservazioni. Di tutte le osservazioni, in delibera 14 sono state accolte totalmente e 36 parzialmente (nessuna relativa a consumo di nuovo territorio), mentre dieci sono state ritenute non pertinenti, una è stata annullata e 21 sono state respinte. Arpa e Ausl hanno espresso parere favorevole sulla variante per quanto di loro competenza, formulando osservazioni rispettivamente sulla sostenibilità ambientale della variante e di carattere sanitario. La Provincia di Modena, a sua volta, ha espresso parere favorevole in ordine alla valutazione ambientale e ha sollevato sei riserve, di cui cinque sono state accolte dal Comune con conseguente adeguamento della variante.
Con lo stralcio presente in variante delle 7 aree F in cui i proprietari non avevano ancora manifestato volontà di applicazione della norma dall’elenco delle zone ammesse all’applicazione del meccanismo perequativo, nelle stesse non potrà essere attuata la trasformazione in aree residenziali edificabili private per il 20 per cento a fronte dell’acquisizione gratuita in proprietà da parte dell’Amministrazione del rimanente 80 per cento dei terreni (di cui un 20 per cento destinato a residenza in edilizia convenzionata). Si tratta delle aree di via Divisione Acqui, via Santa Caterina, via San Cataldo, via Madonna del Murazzo, Ponte Alto e due zone in via San Marone.
Le richieste di trasformazioni urbanistiche accolte, provenienti da privati e riguardanti aree già urbanizzate e urbanizzabili, consistono in assegnazioni o trasferimenti di potenzialità edificatorie o modifiche di destinazioni d’uso, con accordi perequativi che prevedono una compensazione da parte dei privati al Comune in termini economici, di superfici o misti. Questi ultimi accordi, senza aumento significativo di superficie utile, prevedono un aumento complessivo di circa 80 abitazioni, di 6 mila 600 metri quadrati di superfici produttive e di 4.200 metri quadrati di superfici destinate ad Attrezzature generali.
Gli espropri definiti dalla variante hanno come obiettivo la realizzazione di tre rotatorie, una all’incrocio tra via Emilia e via Scartazza, una seconda all’incrocio tra strada Morane, via Arquà e via Brescia, e l’altra su via del Mercato; un nuovo tratto stradale di collegamento tra la stessa via del Mercato e via Gramsci; due percorsi ciclopedonali, uno di collegamento tra Casinalbo e il nuovo polo ospedaliero di Baggiovara, l’altro tra San Donnino e San Cesario.
La delibera prevede, infine, il ripristino della normativa urbanistica previgente alla Variante al Poc approvata dal Consiglio nel 2010 per due aree oggetto di accordi, a seguito del mancato rispetto dei termini da parte del privato.
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