“Ciò che deve unirci tutti, senza distinzione di appartenenza politica, è la ferma e inequivocabile condanna di ogni forma di terrorismo, che vuole colpire la democrazia, che punta all’imbarbarimento dei rapporti civili e umani, che vuole diffondere la paura e il terrore”. Lo ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, facendo riferimento anche alla “nera minaccia dell’Isis che vuole impaurire il mondo occidentale”, intervenendo, nel giorno dedicato alle vittime del terrorismo, alla cerimonia commemorativa durante la quale sono state deposte corone alla stele che ricorda Aldo Moro, ucciso dalle Brigate Rosse appunto il 9 maggio del 1978, e alla lapide dedicata al giuslavorista vittima delle Br Marco Biagi.
Alla cerimonia hanno partecipato anche il procuratore capo Lucia Musti, autorità civili e militari, rappresentanti dell’Università e della Fondazione Biagi.
Proprio richiamando “la lezione di vita e il sacrificio” di Moro e Biagi, Muzzarelli ha ribadito che non deve mai venire meno l’impegno a contrastare ogni forma di violenza e, nello stesso tempo, a non rinunciare al confronto delle idee e al dibattito.
“La brutale ferocia del terrorismo, tanto sanguinaria quanto vile, si ammanta spesso – ha affermato il sindaco – di parole di giustizia, di rivolta per i deboli. Non è mai così. E’ sempre barbara la violenza di chi a parole vuole difendere ideali di giustizia e poi colpisce innocenti”.
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